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L’Arabia Saudita ospiterà le prime Olimpiadi degli eSport nel 2025

Credit: International Olympic Committee / Flickr

La proposta del CIO dovrà essere approvata alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi. Una volta approvata, il regno ospiterà "regolarmente" l'evento per i successivi 12 anni

Di Andrea Lanzetta
Pubblicato il 12 Lug. 2024 alle 15:48 Aggiornato il 12 Lug. 2024 alle 15:50

L’Arabia Saudita ospiterà i primi Giochi Olimpici di eSport nel 2025, che da allora si terranno “regolarmente” nel regno per dodici anni. L’annuncio è arrivato oggi da parte del Comitato Olimpico Internazionale (CIO).

La designazione, frutto di diversi mesi di riflessione in vista dell’organizzazione di un evento così diverso dalle Olimpiadi, deve ancora essere approvata dalla 142esima sessione del CIO, che si terrà dal 23 al 24 luglio a Parigi, alla vigilia dei Giochi 2024.

“Siamo molto fortunati a poter collaborare con il Comitato Olimpico Nazionale Saudita per i Giochi Olimpici di eSport, perché vanta una grande, se non unica, competenza in questo campo con tutti i suoi stakeholder. Gli Olympic Esports Games trarranno grandi benefici da questa esperienza”, ha commentato in una nota il presidente del CIO, Thomas Bach.

“L’Arabia Saudita è estremamente entusiasta della prospettiva di collaborare con il CIO e di contribuire ad accogliere un’era completamente nuova per lo sport internazionale”, gli ha fatto eco il ministro dello Sport nonché presidente del Comitato Olimpico e Paralimpico saudita, il principe Abdulaziz bin Turki Al Faisal. “Crediamo che prendere parte ai Giochi Olimpici sia uno dei più grandi onori che un atleta possa ottenere. E siamo orgogliosi di sostenere la scrittura di un nuovo capitolo nella storia olimpica che ha il potenziale per ispirare nuovi sogni e nuove ambizioni per letteralmente milioni di atleti in tutto il mondo”.

Il prossimo passo, secondo il CIO, sarà selezionare una città ospitante per i primi Giochi Olimpici di eSport nel regno arabo che, secondo il ministro di Riad, conta già “più di 23 milioni di giocatori”. Quindi bisognerà identificare un’area dedicata e “sviluppare un programma preciso dell’evento, dei titoli da includere e del processo di qualificazione per i giocatori”. Pertanto, il Comitato invita “le federazioni internazionali che hanno già lanciato una versione elettronica del loro sport” a partecipare alla futura competizione.

Consapevole delle controversie legate alle accuse di sportwashing mosse contro Riad, sospettata di voler distogliere l’attenzione internazionale dalle violazioni dei diritti umani attraverso l’organizzazione di manifestazioni sportive di portata mondiale nel regno, Bach ha voluto rassicurare il pubblico circa “il rispetto dei valori olimpici” di questa partnership. “Collaborando con il Comitato saudita abbiamo anche garantito che i valori olimpici siano rispettati, in particolare per quanto riguarda i titoli di gioco in programma, la promozione dell’uguaglianza di genere e l’impegno con il pubblico più giovane, che sta abbracciando gli eSport”, ha dichiarato il presidente del CIO.

In particolare, il Comitato Olimpico Internazionale insiste nel sottolineare il “rapido sviluppo” dello sport femminile saudita, le “riforme” che garantiscono la rappresentanza femminile nei consigli di amministrazione di tutte le federazioni sportive, nonché la parità di retribuzione a prescindere dal genere per gli atleti delle selezioni nazionali.

“È molto emozionante assistere alle crescenti tendenze della partecipazione femminile negli eSport. Ho avuto l’onore di lavorare per l’emancipazione femminile nello sport e nella società nel suo complesso sotto Vision 2030 e la leadership di Sua Altezza Reale il principe Mohammed bin Salman bin Abdulaziz Al Saud, principe ereditario e primo ministro, e ho assistito in prima persona all’enorme impatto positivo dello sport per donne e ragazze”, ha commentato la principessa Reema Bandar Al-Saud, membro del CIO nonché del consiglio di amministrazione del Comitato Olimpico e Paralimpico saudita e del suo comitato femminile. “Attendo con ansia gli Olympic Esports Games come un’opportunità per una maggiore partecipazione femminile da tutto il mondo in uno spazio sicuro e inclusivo”.

Ma la decisione del CIO rafforza senza dubbio il peso nello sport mondiale della petromonarchia, che resta impegnata da anni su più fronti. Formula 1, equitazione, boxe, Olimpiadi: l’Arabia Saudita si è candidata, spesso con successo, a organizzare diverse manifestazioni sportive. Non ultime, visto il successo dei Mondiali in Qatar del 2022, quelle di calcio. Basti ricordare che il regno è rimasto l’unico Paese candidato a ospitare i Campionati Fifa del 2034.

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