La prima puntata de Il Dubbio, un’esperienza interattiva in realtà virtuale prodotta da ReframeVR e supportata da Vive Arts e Viveport, è stata selezionata per Venice VR Expanded che si è svolto dal 2 al 10 settembre 2020 nell’ambito della 77a Biennale Cinema. Scritta, diretta e prodotta dai fratelli, Matteo e Francesco Lonardi, l’esperienza VR mette in luce quell’incertezza, quell’esitazione di cui non si parla ma che spesso è uno dei segreti della creatività: il dubbio.
Il Dubbio è un viaggio interattivo nelle menti e nelle opere di Leonardo da Vinci e di tre artisti contemporanei, che utilizzano il dubbio nella loro pratica artistica. Il primo episodio vede la partecipazione di Ignazio Oliva, Diego Ribon e Ayako Bertolli come voci fuori campo. Mentre il protagonista è l’artista e scultore contemporaneo milanese Velasco Vitali.
Il viaggio inizia a Roma nello studio di Leonardo da Vinci quando il maestro stava vivendo il punto più basso della sua carriera. Perso il favore del Papa, Leonardo fu lasciato solo in un piccolo studio senza commesse e senza poter partecipare alla fiorente scena artistica rinascimentale romana. L’esperienza si sposta poi sulla storia di Velasco Vitali impegnato nel suo rapporto con il dubbio.
I creatori hanno sviluppato un look unico per quest’opera digitale mescolando un’estetica contemporanea con un mondo CGI (Computer Generated Imagenery) rinascimentale. È stata prestata molta attenzione allo sviluppo di interazioni intuitive che consentano all’utente di interagire facilmente nell’esperienza. “Questo progetto è una lode al dubbio. Spesso mettiamo artisti come Leonardo da Vinci su un piedistallo, ma anche geni universalmente acclamati hanno avuto dubbi e hanno lottato contro il fallimento”, ha detto il regista Matteo Lonardi ora al suo terzo corto in realtà virtuale. “Spero che gli utenti avranno la possibilità di pensare al proprio rapporto con questa forma di incertezza”.
Il progetto è supportato congiuntamente da Vive Arts e Viveport, società del gruppo HTC. I Lonardi lo hanno prodotto tramite la loro casa di produzione ReframeVR. L’idea è stata sviluppata durante la Biennale College VR, un laboratorio di sviluppo incentrato sulle narrative VR.
“Il nostro obiettivo come azienda è creare le storie italiane in VR”, ha affermato il produttore Francesco Lonardi. “L’industria immersiva sta crescendo e diventerà presto intrattenimento mainstream. Vogliamo realizzare storie interattive Italiane indirizzate ad un pubblico globale”. Francesco ha ricordato che Il Dubbio è stato prodotto all’inizio della pandemia COVID-19. L’intera esperienza è stata costruita a distanza – fra il Kenya, Madrid e Milano – senza che nessuno dei membri del team si trovasse mai nella stessa stanza. “È stato un viaggio pieno di sfide che ci hanno fatto imparare tanto. Siamo ansiosi di applicare questo modello a più progetti nel futuro”.
L’artista che compare nella prima puntata, Velasco Vitali, è noto soprattutto per le sue sculture di cani, metafora di una civiltà alienata, e per i sui dipinti di luoghi abbandonati. Per Vitali, il dubbio è stato una forza trainante nel processo creativo: “Quando Matteo Lonardi è venuto da me, proponendomi di far parte di un progetto sul dubbio, ho detto subito di sì. Il Dubbio è il punto di partenza per avviare un processo di conoscenza attraverso un pensiero critico cosciente”.
Il team internazionale de Il Dubbio include Javier Lajara, capo tecnologo dello studio Overlat con sede a Madrid, il direttore creativo di opere narrative VR Rafael Pavon, noto per esperienze come Gloomy Eyes, Melita, Memoria, Celina Yeh di Vive Arts e Mária Rakušanová di Viveport il cui supporto è stato fondamentale per la creazione del progetto. La produzione è stata coordinata con il supporto della casa di produzione milanese The Blink Fish.
Il trailer