Vasco Rossi ricorda il papà e attacca i nazifascisti: “Sono tornati”
Vasco Rossi ricorda il papà in occasione dell’anniversario della sua morte e attacca i nazifascisti che ora “stanno tornando”.
Il cantautore di Zocca, infatti, in un post pubblicato sul suo profilo Instagram ha scritto: “Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile… L’altra metà te l’avevano portato via i due anni di lager Nazista a Dortmund che avevi dovuto scontare per non esserti voluto piegare alla barbarie del Nazi Fascismo. Non ci crederai… ma sono tornati… lupi travestiti da agnelli…bulli.. arroganti e le facce ghignanti. Con i loro deliri ..i loro dileggi.. la loro propaganda… e la stessa ignoranza ! Io resto orgoglioso di te”.
Vasco Rossi aveva già raccontato la storia del padre in un post Facebook pubblicato due anni, sempre in occasione dell’anniversario della sua scomparsa: “Durante la guerra, dopo l’8 settembre – scriveva – il Carlino Rossi era stato preso prigioniero dai tedeschi all’isola d’Elba e portato in Germania, in un campo di lavori forzati, uno di quei 600mila soldati italiani che non hanno accettato, per evitarlo, di combattere per i tedeschi contro i loro fratelli per la Repubblica sociale italiana”.
Il presidente della commissione Cultura alla Camera, Federico Mollicone ha così replicato al rocker di Zocca: “Rispettiamo la tua memoria, ma così oltraggi gli italiani che hanno fiducia in questo governo”.