Dagli inizi difficili, ai grandi successi; da Renato Zero all’amore con Jacqueline: il cantante Ultimo si è raccontato al Corriere della Sera. Una lunga intervista durata più di due ore. “Mi sono presentato tre volte ad Amici, due volte a X Factor, due volte a Sanremo giovani, e non mi hanno mai preso. Conosco tanti artisti bravi che non sono emersi. Io sono stato fortunato a riuscire al momento giusto”. Non si dà arie, ma si sente un privilegiato: “Ho sempre vissuto questa doppia condizione, e ho imparato molto su entrambi i lati. Continuo a frequentare lo stesso bar, da Stefano. E i miei amici sono sempre gli stessi del parchetto”.
La passione per la musica da bambino: “Mio papà Sandro mi spingeva su una strada più protetta, ma mia mamma Anna mi ha sempre incoraggiato. È una sorcina persa, ascoltavamo Renato Zero tutto il giorno. C’è un verso che mi è rimasto impresso: sana ingenuità. Io sono così: sanamente ingenuo”. Poi l’incontro con Renato Zero: “Quando il fratello di mamma, zio Ciro, ha avuto un grave problema di salute, Renato gli è stato vicino anche se non lo conosceva: andò a trovarlo in ospedale, citofonava a casa per sapere come andava. Così, una delle volte che ho provato ad andare a Sanremo Giovani, ho fatto chiedere a Renato se voleva sentire la canzone […] Mi mandò un sms bellissimo: ‘Io non posso influire sulla commissione, ma anche se potessi non lo farei. È come quando vedi in vetrina un vestito bellissimo, e lo vuoi a tutti i costi. Con il tempo troverai le risposte”. Non era banale che un grande come lui si occupasse di un pischello come me. Poi con Renato sono salito sul palco. Mi ha presentato così: ‘Il mio nipotino gode della stessa umiltà dello zio’”.
Poi una battuta su Mahmood: “Non abbiamo avuto modo di conoscerci perché ognuno si fa i cavoli suoi, ma non ho nulla contro di lui. Quel momento ci ha visti contrapposti, ma era una diatriba creata da altri”.
Come noto, Ultimo è abbastanza ipocondriaco: “E’ cominciato quando a sedici anni, per preparare un esame di ammissione a un liceo, mi sono fatto un’intera caffettiera e mi è venuta la tachicardia. Mi sottopongo a due, tre visite alla settimana. Devo ricordarmi di bere più acqua, perché l’ecografia indica che sono sempre disidratato”. E poi aggiunge: “Ogni tanto la sera una canna me la faccio, soprattutto in California dove è legale. Mi rilassa. Non dico sia giusto, è meglio non farlo, così come è meglio non bere coca-cola e non mangiare hamburger da McDonald’s. Non ho il mito della marijuana, ma credo che andrebbe legalizzata”.
Infine Ultimo ha parlato della sua storia d’amore con Jacqueline Luna Di Giacomo, la figlia di Heather Parisi. Il primo incontro è stato a Trastevere: “Ho visto la foto di una giacca disegnata da lei, con una pezza a forma di chitarra, e le ho scritto: ‘Vuoi essere la chitarrista del mio prossimo tour?’. Ci siamo dati appuntamento… Sono arrivato con uno zainetto e quattro birre. Abbiamo parlato tutta la sera, era tanto che non passavo una sera normale”. E poi spiega: “Ci eravamo innamorati, senza esserci mai dati un bacio. Ha una naturalezza, una solarità, un modo di essere invisibile ai più. Volevo capire cosa si nascondeva dietro di lei. Così appena è stato possibile l’ho raggiunta in America”.