Vita di Pi trama e finale: di cosa parla il film in onda stasera su Rai 3
Questa sera Rai 3 propone ai suoi telespettatori un film del 2012 per la regia di Ang Lee: Vita di Pi (Life of Pi). La pellicola, che va in onda in prima serata giovedì 2 gennaio 2020, è tratta dall’omonimo romanzo di Yann Martel e vede come protagonista Suraj Sharma.
Prodotto dalla 20 Century Fox, il film ebbe un grande successo sia di pubblico che di critica. Ma di cosa parla Vita di Pi? Vediamo qui di seguito la trama completa.
Trama, significato (e finale) del film
Piscine Molitor Patel, detto Pi, è un diciassettenne indiano che vive in una città della parte francese dell’India, Pondicherry, con il padre, la madre e il fratello maggiore Ravi. Pi è nato all’interno di uno zoo, creato in un vecchio giardino botanico di proprietà di suo padre, che ospita numerosi animali, tra cui una tigre del Bengala di nome Richard Parker. Pi è un ragazzo sensibile e si interroga a fondo sulle religioni, arrivando persino a seguirne tre contemporaneamente (Induismo, Cristianesimo e Islam).
Il padre, al contrario, è un uomo razionale e scientifico, che invita infatti il figlio a fare affidamento prima di tutto sulla sua razionalità. È lui che, una volta sorpreso il figlio intento a tentare di nutrire Richard Parker, lega una capra viva alle sbarre della cella della tigre e mostra a Pi con quale violenza essa venga uccisa e divorata dal felino: a dimostrazione del fatto che gli animali sono diversi dagli esseri umani, pericolosissimi perché senza un’anima, al contrario di quanto crede il ragazzo.
Diventato adolescente, Pi si innamora di una ragazza che incontra in una scuola di danza tradizionale. Di fronte alle crescenti difficoltà economiche, il padre di Pi decide di trasferirsi con tutta la famiglia in Canada, dove potrà vendere gli animali dello zoo e cercare un nuovo lavoro. Il nucleo familiare si prepara dunque a lasciare per sempre l’India, imbarcandosi su una nave mercantile diretta verso l’America.
La traversata, purtroppo, non va a buon fine. Una sera, infatti, una fortissima tempesta fa affondare la nave nella Fossa delle Marianne e Pi, che non fa in tempo ad avvisare la sua famiglia, viene lanciato su una scialuppa di salvataggio da uno dei membri dell’equipaggio. Sulla sua stessa scialuppa piomba anche una zebra, che per l’impatto si rompe una zampa. Poco dopo Pi vede Richard Parker che tenta di raggiungere a nuoto la zattera, ma riesce a scacciarla con un remo. Nelle ore successive, si scopre che sulla scialuppa si è rifugiata una iena e si unisce anche un orango, liberatisi anche loro dalle gabbie durante il naufragio. L’orango, il cui nome è Orange Juice, si rivela “amico” di Pi, aiutando il ragazzo a difendersi dai continui attacchi della iena. Quando la iena, tornata in forze, aggredisce e uccide prima la zebra e poi Orange Juice, improvvisamente dalla coperta della piccola imbarcazione spunta fuori Richard Parker, che era riuscito a salire a bordo, e divora la iena, mentre Pi si getta in mare per sfuggire all’animale.
Pi trova scampo passando le sue giornate su una piccola zattera legata alla scialuppa, formata da soli remi, pezzi di legno e giubbotti di salvataggio, dove tenta di mangiare e dormire. Arrivato alla conclusione che non può rischiare di perdere la vita tutte le volte che cerca di prendere qualcosa dalle provviste rimaste sulla lancia a causa della tigre, Pi piano piano inizia a prendere confidenza con essa e cerca di ammaestrarla, o quantomeno di renderla mansueta. Riesce nello scopo dandole da mangiare dei pesci pescati e da bere raccogliendo acqua piovana, in modo da riuscire a guadagnarne la sua fiducia.
Dopo avere affrontato un’altra tempesta, la piccola barca giunge sulla riva di un’isola abitata esclusivamente da suricati, che però nasconde un segreto: di notte, a causa di un misterioso processo chimico, ogni cosa diventa tossica (l’acqua diventa acida, uccidendo i pesci che nuotano nelle pozze di acqua dolce) e i suricati sono costretti a rifugiarsi sugli alberi, mentre la tigre si rifugia sulla scialuppa. Pi si accorge della pericolosità del luogo quando ritrova un dente umano all’interno di una pianta carnivora e capisce che non può rimanere sull’isola. Così, dopo aver fatto raccolta di provviste, riparte con la scialuppa e la tigre. Dopo 227 giorni di navigazione i due giungono in Messico, dove le strade di Pi e Richard Parker si dividono: Pi viene soccorso da alcuni pescatori del posto, mentre Richard Parker scompare per sempre nella giungla, senza rivolgere neppure uno sguardo di commiato al ragazzo. Una volta portato in ospedale, Pi racconta la sua avventura a due giapponesi inviati dalla compagnia assicuratrice che ha il compito di ricostruire il perché la nave sia affondata.
Increduli e insoddisfatti dal racconto del protagonista, chiedono di sapere la storia “vera”. Allora Pi dà loro un’altra versione del racconto, con persone al posto degli animali. Racconta di essere effettivamente finito nella scialuppa insieme al cuoco, al marinaio buddista e a sua madre. Il marinaio si era rotto una gamba saltando dentro la scialuppa ed era morto pochi giorni dopo. Il cuoco aveva quindi iniziato a usare le sue carni per ricavarne delle esche e poter pescare. Il rapporto tra il cuoco e la madre di Pi diventò conflittuale, fino a quando il cuoco non la uccise e ne lanciò il cadavere agli squali. Il giorno dopo Pi uccise il cuoco e usò il suo corpo per ricavare ulteriori esche e sopravvivere, anche se questo gesto lo costrinse a tirar fuori la sua parte malvagia, con cui avrebbe dovuto convivere per tutta la vita. Se gli animali del primo racconto erano, quindi, delle allegorie degli altri tre sopravvissuti al naufragio, Richard Parker non era altro che la rappresentazione dello stesso Pi, il quale ha dovuto far uscire il proprio lato animalesco e violento, necessario per riuscire a sopravvivere.
I due giapponesi ritengono questa storia più credibile, ma visto il barbaro comportamento umano preferiscono avvalorare e verbalizzare la versione di un naufrago che incredibilmente vive per 227 giorni in mezzo al mare in compagnia di una tigre. Difatti Pi fa notare come, alla fine di entrambe le storie, il risultato sia il medesimo: la nave è affondata, nessuno può accertare le cause del naufragio, la sua famiglia è morta e lui è sopravvissuto. Al termine del racconto si scopre che ormai Pi è sposato e ha due bambini, un maschio e una femmina, che portano i nomi rispettivamente del fratello e del suo primo amore.
Ecco il trailer del film:
Vita di Pi, come anticipato, va in onda giovedì 2 gennaio alle 21.20 su Rai 3.