Vanessa Incontrada e il suo monologo su Rai 1: “La perfezione non esiste”
Momenti di grande commozione ieri sera, sabato 6 dicembre 2019, su Rai 1 durante la seconda puntata di “20 anni che siamo italiani“: la conduttrice, Vanessa Incontrada, si è resa infatti protagonista di un monologo da brividi, nel quale si è scagliata contro il body shaming e tutte le critiche che in questi anni ha ricevuto per il suo peso.
“La perfezione non esiste. Esistono le persone, ad alcuni puoi piacere, ad altri no. Conta solo quello che pensi di te stessa quando ti guardi nello specchio. E io sono moto orgogliosa di quello che vedo. Voglio bene alla persona che vedo. L’importante è circondarsi di persone che ci vogliono bene”, ha detto la conduttrice di origini spagnole, che è spesso stata presa di mira sul web e sui social network per le sue curve.
Per lei, il concetto secondo cui la perfezione non esiste va insegnato insieme ad altri principi base come “lavati le mani prima di mangiare” e “non dire le parolacce”. Proprio lei, che ha ammesso di aver sempre voluto sembrare diversa: “Volevo essere un po’ più così, un po’ più cosà… Tutti mi volevano diversa. Ma tutti chi? Ho perso tempo cercando di essere giusta, dimenticandomi di essere felice. Pensavo di dover essere perfetta per trovare l’uomo della mia vita, per piacergli. Alla fine ho trovato un uomo molto speciale, lui, Rossano, mio marito, che mi ha detto una cosa che mi ha fatto molto ragionare: devi sorridere per i tuoi difetti. Ed è vero. E si è preso il pacchetto intero, pregi e difetti. E io ho fatto la stessa cosa con lui”.
Poi, sempre sul palco della trasmissione di Rai 1 che conduce insieme a Gigi D’Alessio, Vanessa Incontrada non ha trattenuto le lacrime: “Se potessi parlare a me stessa di venti anni fa, le direi proprio questo. Adesso riesco a sorridere, ma non è stato sempre così, perché a volte le critiche feriscono, partono da un cellulare e arrivano dritte allo stomaco”.
Anche perché, ha sottolineato la showgirl, il concetto di bellezza è anche strettamente legato al tempo o all’area geografica in cui si vive. “Se fossi nata negli anni Trenta o negli anni Cinquanta – ha continuato – sarei stata perfetta perché il modello femminile era morbido. O se fossi vissuta in Colombia, sarei potuta essere una delle muse di Botero! Anzi maestro, se mi sta guardando, sono qui a sua completa disposizione. Però vivo nel Duemila e avere le forme è ritenuto sbagliato. E per questo io devo ritenermi sbagliata?”.
Una nuova consapevolezza di sé, arrivata dopo anni e anni di sofferenze: “Anche dietro agli sguardi di chi incontri per strada, o davanti alla scuole, potrebbero nascondersi tutti quelli che pensano che tu sia sbagliata. Ma in realtà quel tutti non esiste. Esistono le persone. Ad alcuni puoi piacere, ad altri no. Perché tanto, alla fine, la perfezione non esiste“.
Ascoltate @VaneIncontrada ha qualcosa da dirvi…#20AnniCheSiamoItaliani #Rai pic.twitter.com/H92ocpyUuG
— Rai1 (@RaiUno) December 6, 2019
Per rivedere la puntata di ieri del programma “20 anni che siamo italiani”, basta andare su RaiPlay.