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Torino si aggiudica la finale dell’Eurovision Song Contest 2022

Credit: Ansa foto
Di Sofia Gadici
Pubblicato il 8 Ott. 2021 alle 13:30

Il prossimo Eurovision si terrà a Torino. L’edizione del 2022 del festival internazionale si svolgerà nel capoluogo piemontese, per l’ufficialità si aspetta la comunicazione della Rai. Il presentatore più accreditato è il cantante Mika, cantautore e showman libanese, naturalizzato britannico, che da anni vive in Italia. Di regola il contest viene ospitato dal paese vincitore dell’edizione precedente, in questo caso l’Italia che nel 2021 ha vinto con i Maneskin.

La candidatura di Torino è stata presentata la scorsa estate dalla sindaca Chiara Appendino. Le altre città in lizza erano Milano, Bologna, Rimini e Pesaro. Nella presentazione Appedino ha descritto il capoluogo come “dotato di spazi con capienze adatte, in pieno territorio cittadino e facilmente raggiungibili”, con una “offerta ricettiva in grado di accogliere le migliaia di persone che l’evento saprà attrarre”.

Il Movimento 5 stelle ha salutato la scelta come un vittoria della sindaca. “Complimenti ancora una volta – ha detto il deputato torinese di M5S Davide Serritella – a Chiara Appendino per aver portato a Torino anche l’Eurovision, uno degli eventi più seguiti al mondo e che porterà nella nostra città grande visibilità e prestigio. Il successore di Appendino dovrà impegnarsi molto per ottenere traguardi così prestigiosi”, ha concluso Serritella.

Su Facebook il candidato sindaco di centrosinistra Stefano Lo Russo ha commentato: “È una grande notizia per Torino! Torino merita i grandi eventi, siamo capaci a organizzarli e con l’Eurosong 2022 abbiamo la straordinaria occasione di lanciare Torino come protagonista della scena musicale”. Si è aggiunto, sempre su Facebook, anche il candidato di centrodestra Paolo Damilano: “L’Eurovision dopo le Atp Finals è un altro grande evento internazionale che ha scelto Torino. La città – ha scritto Damilano – non deve fermarsi ora, non deve tornare al passato. Ora puntiamo al festival dell’Economia, a riprenderci il Salone dell’Auto e a rafforzare il Salone del Libro e il Torino Film Festival”.

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