Si apre il caso Pino Insegno. Gli ascolti del suo gioco Il mercante in fiera, in onda su Rai 2 dalle 19.50, non sono certamente esaltanti, per usare un eufemismo. Sarebbe meglio dire un vero e proprio flop, con il programma, certamente collocato in una fascia difficile, ma che non va oltre il 2% di share, anche dopo l’inserimento di concorrenti vip.
Ascolti deludenti che influiscono anche sul Tg2 serale, quello delle 20.30, trainato proprio dal game di Insegno. Dopo le critiche e le polemiche per l’amicizia con la premier Giorgia Meloni, per il conduttore c’è una nuova grana. L’assemblea del telegiornale del secondo canale ha prodotto una nota piuttosto dura, esprimendo “severa preoccupazione per i risultati di ascolto del programma che precede l’edizione delle 20.30”, una situazione definita “molto penalizzante”. “Ricordiamo che proprio il Tg2 e le sue rubriche sono da sempre e stabilmente al di sopra dello share di rete”.
Insomma, ascolti in calo per il Tg diretto da Antonio Preziosi che verrebbero legati al traino deludente portato da Il mercante in fiera. Nella nota i giornalisti ricordano con amarezza “la decisione dell’azienda di non affidare alla testata la realizzazione dello speciale pomeridiano del 7 ottobre sull’attacco terroristico di Hamas”. E ancora si denuncia “la grave carenza di organico che affligge la testata e che rende di difficile applicazione il piano editoriale del direttore Antonio Preziosi, pur condiviso e votato dalla maggioranza del corpo redazionale. Conferma il sostegno alla battaglia comune con la Direzione per il ripristino dell’organico, sceso drasticamente negli ultimi anni. Una situazione che crea enormi disagi nell’organizzazione del lavoro, la seria difficoltà a coprire i turni redazionali e la necessità per molti colleghi di rinunciare a ferie e riposi per chiudere gli orari di servizio”, scrivono i cronisti del Tg2.
Nelle scorse settimane l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio era intervenuto in soccorso di Insegno: “Sono indignato per la violenza mediatica e preventiva nei confronti di Pino Insegno e del suo programma. Insegno ha una storia professionale di 40 anni, è un professionista serio, che ha accettato una sfida in una programmazione molto complessa. Voglio dare una notizia: il suo programma non viene chiuso, vari blog amplificano notizie false e questo è inaccettabile”. Il noto doppiatore dall’inizio del nuovo anno sarà inoltre alla guida dello storico gioco di Rai 1 L’Eredità, con il timore che anche in questo caso ci possa essere una contrazione in termini di ascolti.