Sanremo 2023, top e flop della terza serata del Festival
SANREMO 2023 TOP E FLOP – Chi è stato il migliore ieri sera? E il peggiore? Dopo la terza serata del Festival di Sanremo 2023, il nostro Renzo Di Falco dice la sua con le sue particolari pagelle: i Top e Flop del Festival. Ecco chi è andato bene e chi no:
ROSA CHEMICAL
L’esilarante intervento della deputata che si è scagliata contro la sua partecipazione a Sanremo non ha fatto che regalargli visibilità. Che scopriamo essere del tutto meritata poi, se si ascolta Made In Italy: pezzo tirato, efficace e super ballabile (oltre che furbo il giusto).
TANANAI
Quest’anno non corre il rischio di arrivare ultimo, anzi. Alberto ha avuto un notevole glow up e si è presentato più maturo sul palco, ha studiato canto e si vede, confezionando una ballatona che funziona e si avvicina più ad Abissale che alla hit Baby Goddamn.
PAOLA E CHIARA
Gli anni ‘90 tornano a rivivere con la reunion attesissima delle due sorelle del pop. La loro canzone non è certo innovativa, costruita su tre parole in croce e strani ossimori (“in questa notte di sole”) ma è irresistibilmente orecchiabile e radiofonica. E le Iezzi nella performance dimostrano di non avere perso lo smalto.
LA SCALETTA
Il Festival è una liturgia, e siamo ormai abituati alla lunghezza infinita delle serate. Ma a volere infarcire la scaletta con troppi ospiti, omaggi, esibizioni, monologhi, autopromozione Rai e collegamenti esterni con la crociera e con altri palchi, si corre il rischio di far sclerare Fiorello, fare addormentare il pubblico, e rendere la gara troppo sfilacciata.
L’AUTOTUNE
Non è proibito dal regolamento del Festival ma ormai è talmente di moda (e abusato) che sorprende quando qualche artista sceglie di non utilizzarlo.
ULTIMO
Canta sempre la stessa canzone, e sempre autoplagiandosi. Nel testo non si coglie poesia ma retorica e anche l’esasperazione nell’interpretare Alba rende tutto terribilmente noioso e senza appeal.