Sanremo 2020, Tony Renis torna sul palco dell’Ariston e duetta con Fiorello
La 70esima edizione del Festival di Sanremo è giunta alla sua quarta serata, successiva a quella dei duetti. Anche stasera, 7 febbraio 2020, Amadeus – affiancato dalle co-conduttrici Antonella Clerici e Francesca Sofia Novello – chiamerà sul palco dell’Ariston diversi ospiti oltre ai cantanti in gara, chiamati oggi ad esibirsi nuovamente con i rispettivi brani.
In questo penultimo appuntamento con la kermesse sanremese gli ospiti attesi sono Gianna Nannini, Ghali, Dua Lipa e Tony Renis. Il cantautore, oggi 81 enne, è stato il direttore artistico dell’edizione 2004 del festival della canzone italiana e ora lo vediamo tornare sul palco dell’Ariston per esibirsi insieme a Fiorello con il brano Quando, quando, quando. Renis, nello specifico, dirigerà l’orchestra.
“Tony è in arrivo. Mi ha già chiamato 650 volte. L’arrangiamento è bellissimo. Canterò metà in italiano, metà in inglese”, ha spiegato Fiorello fornendo qualche anticipazione del loro duetto. Renis fa il suo ritorno a Sanremo dopo che nel 2004 la sua fu un’edizione davvero molto contestata che vide la defezione di tantissime major discografiche italiane a seguito dell’esplodere di polemiche proprio intorno alla nomina e alla figura stessa del direttore artistico.
Renis, che coltiva un’amicizia di lunga data con Adriano Celentano, è un’icona della musica pop-rock – un po’ nostrana un po’ americana – degli anni ’50/’60. Quando nel 1962 il cantautore portò sul palco dell’Ariston Quando, quando, quando non riuscì ad aggiudicarsi la vittoria, ma quel brano in poco tempo divenne famoso in tutto il mondo. E, ironia della sorte, è stato l’anno successivo quello del trionfo di Tony Renis alla kermesse, con Uno per tutte. Successivamente Renis ha proseguito la sua carriera affermandosi come produttore discografico, tanto da ricevere nel 1999 un Golden Globe e ottenere una candidatura all’Oscar con The Prayer dal cartone animato Quest for Camelot (La spada magica) cantata da Céline Dion e Andrea Bocelli.