Marc Innaro lascia Mosca e si sposta in Egitto. Il corrispondente dei tg Rai lascia la Russia dopo otto anni per spostarsi al Cairo, che era stata la sua sede di corrispondenza tra il 2004 e il 2014. Il trasferimento sarà effettivo tra qualche settimana, ma nel frattempo il giornalista ha confermato la notizia al Fatto Quotidiano: “Sono qui da otto anni, non bisogna essere abbarbicati alla poltrona”.
Come ricorderete, Innaro era stato al centro di alcune polemiche durante questi mesi di guerra in Ucraina, per alcune sue posizioni considerate filorusse. In particolare, durante un collegamento con il Tg2 Post, pochi giorni dopo l’invasione delle truppe del Cremlino, aveva detto: “Dopo il crollo dell’Unione Sovietica chi si è allargato non è stata la Russia. È stata la Nato”.
Il corrispondente da Mosca, travolto dalla bufera, per qualche giorno non si è più visto in video, poi è ricomparso ma prestando il suo servizio solo per Tg2, Tg3, RaiNews e Giornale Radio, mentre il Tg1 ha smesso di mandarlo in onda. Il nome di Innaro è poi finito nel famoso elenco dei putiniani: “Mi sarebbe spiaciuto non esserci visto che in quella lista sono finiti colleghi che stimo molto. E anche Oliver Stone, il mio regista preferito”, ha commentato il diretto interessato.
Per lui dunque un ritorno al passato con la corrispondenza dal Cairo. Innaro andrà a sostituire Giuseppe Bonavolontà, che andrà in pensione. Al suo posto a Mosca potrebbe finire l’inviato del Tg1 Alessandro Cassieri. Anche lui, tra l’altro, finito nella lista dei putiniani. Ricordiamo che la gestione dei corrispondenti dall’estero dipende direttamente dall’amministratore delegato Carlo Fuortes, che decide gli spostamenti con l’accordo (facoltativo) dei direttori di testata.