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    Porta a Porta, solo uomini da Bruno Vespa per parlare d’aborto. La presidente Rai Soldi richiama il conduttore

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 19 Apr. 2024 alle 19:44 Aggiornato il 19 Apr. 2024 alle 19:45

    Bruno Vespa e il suo Porta a Porta sono finiti nella bufera. Un fermo immagine della puntata di ieri sera è diventato virale sui social: mostra lo studio del famoso programma di Rai 1 dove si discute di aborto. Presenti però solo uomini: il conduttore Bruno Vespa, cinque ospiti in studio e uno in collegamento da remoto. Neanche una donna.

    La polemica partita dai social è poi rimbalzata nei palazzi politici. La prima a commentare è stata la senatrice dem Annamaria Furlan: “Prende forma l’Italia del governo Meloni: un paese in cui c’è posto solo per una donna, la presidente del Consiglio. A tutte le altre sono preferiti gli uomini”.

    Rilancia, sempre dal Pd, la deputata Ilenia Malavasi, componente della commissione Affari sociali: “Sette azzimati uomini a parlare di aborto e consultori: ieri sera a Porta a Porta, sul canale principale della tv pubblica, è andata in onda la rappresentazione precisa dell’ideologia di Governo (e non solo): nessuna donna coinvolta su temi che riguardano la salute riproduttiva femminile e la libertà di scelta. A un certo punto ne hanno messa una, in video, un’ostetrica, ripresa di spalle. E questo è quanto”.

    Secondo il capogruppo Avs al Senato, Peppe De Cristofaro, componente della Vigilanza Rai si tratta di “una cosa gravissima, una violazione del codice etico dell’azienda, su cui – ha anticipato – presenteremo un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai e sulla quale chiederò alla presidente Floridia di convocare l’amministratore delegato Sergio e il direttore generale Rossi”.

    Nel pomeriggio è poi arrivata la notizia che la presidente Marinella Soldi ha scritto a Bruno Vespa. La presidente, a quanto si apprende da fonti di Viale Mazzini, ha richiamato al ruolo fondamentale del servizio pubblico in particolare su un tema così sensibile e che chiama in causa direttamente il corpo delle donne.

    “Non può essere insensibile alle presenze femminili chi da direttore del Tg1 affidò a tre donne la conduzione delle 13.30”, ha replicato Vespa. “Al di là della circostanza specifica che credo di aver ampiamente chiarito, ho ricordato che la reputazione di Porta a Porta nasce dall’ospitare politici molto rappresentativi – ha proseguito il conduttore -. Ebbene ci sono soltanto 5 donne (Pd e M5S) su 18 presidenti, vicepresidenti e presidenti dei gruppi parlamentari dei primi 5 partiti. In ogni caso faremo il possibile per garantire alle donne il ruolo che meritano”.

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