Piedi al limite, la serie tv
In quarantena gli italiani si sono riscoperti pasticceri, panettieri e feticisti di piedi. A dirlo sono i dati degli ascolti tv: lunedì sera mezzo milione di spettatori italiani (2,5 % di share: risultato enorme) sono rimasti incollati al piccolo schermo per guardare Piedi a Limite, un’assurda serie medical in onda (in seconda serata!) su Real Time.
Ma capiamo meglio di che cosa si tratta. Parliamo di un programma tv nato negli Stati Uniti con il nome “My feet are killing me“, che letteralmente significa “I miei piedi mi stanno uccidendo”. Un incrocio tra Malattie Imbarazzanti e Vite al Limite, la nuova serie tv feticista di piedi ha come protagonisti due chirurghi podologi Brad Schaeffer, 36 anni, che lavora a Hillsborough Township, nel New Jersey, e la dottoressa Ebonie Vincent, 33 anni, con lo studio a Orange County in California. I due giovani medici in ogni nuova puntata regalano allo spettatore la gioia di assistere da vicino ai più disparati interventi chirurgici riguardanti i piedi e le patologie più assurde che possono colpirli per soddisfare la morbosa curiosità del pubblico. Senza immagini pixelate e censure.
Bambini nati con sei dita, adulti con unghie incarnite, incurvate e mettiamoci anche ingiallite, alluce valgo, dita amputate, funghi, grottesche verruche e varie inimmaginabili malformazioni ai piedi stanno quindi entusiasmando gli italiani. Roba per tipi tosti, dallo stomaco di ferro. Sarà la noia da quarantena che sta iniziando a sortire i suoi effetti?