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Chi è Paola Comin, l’amica e collaboratrice di Alberto Sordi ospite a Oggi è un altro giorno

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 23 Feb. 2023 alle 11:45

Chi è Paola Comin, l’amica e collaboratrice di Alberto Sordi ospite a Oggi è un altro giorno

Chi è Paola Comin, l’amica e collaboratrice di Alberto Sordi ospite oggi, 23 febbraio 2023, a Oggi è un altro giorno, il programma di Serena Bortone su Rai 1? Paola Comin è una delle più importanti manager del panorama italiano. È stata una grande collaboratrice di Sordi e famosa ufficio stampa del grande cinema. Durante la sua carriera, ormai intrapresa da lunghi anni, ha avuto il privilegio di assistere personalità di rilievo come Sordi, Stefania Sandrelli, Lino Banfi, Paolo Conticini e Riki Tognazzi. È conosciuta in tutta Italia per il suo lavoro e per la sua abilità nel cercare di far emergere sempre i talenti dei suoi artisti.

Dalla triste scomparsa di Alberto Sordi nel 2003, Paola è impegnata nel ricordo dell’immenso artista, promuovendo ogni anno una festa in ricordo del grande attore, per non dimenticare quanto sia prezioso per tutto il cinema italiano.

Paola Comin ha ricordato più volte il primo incontro con “Albertone” nel 1993, in occasione dell’Umbria fiction tv festival: “Telefonai alla sua addetta stampa storica Maria Ruhle, le spiegai che il Festival voleva omaggiarlo con un premio alla carriera, lei mi invitò a casa sua, per parlarne direttamente con lui […] Alberto mi accolse con una gran risata, mi sembrò di conoscerlo da sempre”.

“L’ho seguito negli ultimi 10 anni, durante i quali ha fatto solo 3 film, però abbiamo girato tanto insieme. Ci spostavamo in giro per il mondo anche per prendere vari premi. Lui ha saputo fare così bene l’italiano perché lo rappresentava davvero. Era generoso ma anche parsimonioso, non gli piaceva sprecare. Era pavido ma anche coraggiosissimo. Poi era così sicuro delle sue qualità che le critiche gli scivolavano addosso, ma sempre con grande modestia e umiltà”.

Nei primi tempi Paola ha lavorato insieme alla press agent Maria Ruhle e in seguito, quando Maria allentò il lavoro per motivi personali e di età, da sola. “Ho amato in maniera incondizionata il Maestro e non ho altro interesse che difendere le sue volontà e la sua memoria, che venero”, ha scritto su Dagospia.

In tanti anni al fianco di Alberto Sordi, Paola Comin ha avuto modo di conoscere a fondo il grande attore: “Devo essere sincera, era un maschilista, figlio della sua generazione. Ma aveva un grande amore e rispetto per le donne. Era maschilista perché sosteneva che il regno della donna fosse la casa, pensava che solo a casa la donna potesse essere realizzata”, ha raccontato l’addetta stampa ai Lunatici di Rai Radio 2. Tra le abitudini più note dell’attore romano c’era la penichella dopo pranzo “una regola alla quale non poteva soprassedere”.

In un’intervista all’AGI, Paola Comin ha parlato anche della vita privata di Sordi: “Quando ho iniziato a viaggiare con Sordi ero giovane e sposata, ma la Rhule mi rassicurò: “Alberto è una persona rispettosissima, non confonderà mai lavoro e sentimenti”. Non si è mai sposato perché diceva che il suo lavoro non gli avrebbe mai permesso di essere un padre attento. E lui amava fare bene tutto”.

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