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Sallusti ancora contro Giletti: “Hai fatto ascolti record? Non siamo a Ballando con le stelle” | VIDEO

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 14 Giu. 2022 alle 12:49

Non è l’Arena, Sallusti critica Giletti: “Non siamo a Ballando con le stelle”

“Qui non siamo a Ballando con le stelle in cui è importante intrattenere il pubblico”: Alessandro Sallusti torna ospite a Non è l’Arena e non risparmia critiche al conduttore Massimo Giletti.

Dopo aver abbandonato la discussa puntata in onda da Mosca, infatti, il direttore di Libero è tornato ospite della trasmissione per rimarcare il suo punto di vista.

“Ho deciso di andare a Mosca perché volevo conoscere il punto di vista del nemico: questo è utile per il pubblico? Penso di sì, visto che in base a un recente sondaggio Ipsos il 41% degli italiani pensa che l’informazione sia sbilanciata pro Ucraina” ha dichiarato Massimo Giletti in apertura di puntata, in onda su La7 nella serata di domenica 12 giugno.

“La7 domenica è diventata la terza rete nazionale, ha fatto un record, questo non è banale. Il pubblico voleva capire” ha aggiunto il presentatore con Sallusti che ha subito replicato: “Sono contento che tu l’altra sera hai fatto il record d’ascolti, ma qui non siamo a Ballando con le stelle dove è importante intrattenere il pubblico. Da te si parla di cose maledettamente serie”.

Sallusti, poi, ha criticato il collega per l’intervista a Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov: “Non c’è bisogno di andare a Mosca per capire che stanno facendo una guerra. Hai intervistato la portavoce del ministro degli esteri. Cosa volevi che ti dicesse? L’altra sera mi sono trovato in un mega spot di Putin contro l’occidente e contro di te che sei l’unico giornalista europeo che si ostina in buona fede a cercare di capire le loro ragioni, anche se mi pare di capire che pure stasera i cattivi siamo noi”.

“Noi ne abbiamo fatte tante di cose brutte – ha aggiunto Sallusti – ma sono convinto che la bilancia che pesa il livello di libertà e civiltà penda ancora pesantemente dalla nostra parte. Li abbiamo abituati troppo bene: possono insultarci gratis e noi dobbiamo stare zitti. Io non sono stato zitto, gliel’ho detto”.

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