Mauro Corona, l’ospite fisso di Cartabianca: carriera, vita privata, moglie, dove vive
Mauro Corona, ospite fisso del programma Cartabianca, è diventato ormai famoso per i dibattiti che scatena a ogni puntata. Scrittore, scultore e alpinista italiano, dalla passione per la montagna è diventato un opinionista molto seguito. Ma chi è esattamente Mauro Corona? Dove vive? Di seguito tutte le informazioni nel dettaglio.
Carriera
Mauro Corona nasce nella provincia di Pordenone. Il filo rosso tra i suoi tanti mestieri è la natura. Lavorando il legno come scultore si fa conoscere a livello europeo. Scalando le maggiori pareti di roccia in Italia e all’estero, diventa un alpinista di rilievo. È anche un autore da 4,5 milioni di copie, i suoi 27 libri sul rapporto tra uomo e ambiente sono venduti in tutto il mondo. “Ho capito di poter fare a meno anche della televisione. Quella che comincia l’8 settembre sarà la mia ultima stagione in video”, ha detto di recente in un’intervista alla Repubblica.
“Io sono un cattivo esempio, figlio di pessimi esempi. Dipendo dall’alcol, per questo mi accompagna la tentazione del suicidio. Finito questo colloquio vado al bar a bere. È orrendo: distruggo me e le persone che mi restano vicino. Non dico che smetterò: mi terrorizza sapere di non volerlo fare – ha detto l’ospite fisso di Cartabianca, Mauro Corona -. Il punto è che non si può diventare i bambini che non si è stati. Agli altri chiedo solo di essere diversi da me. Negli ultimi anni ho pensato più volte di impiccarmi. Non l’ho fatto per salvare la dignità di chi mi è rimasto vicino. Prima sentivo un vuoto. Ci sono voluti anni per capire che quel vuoto era il bisogno di essere riconosciuto, ammirato, persino invidiato e fermato per strada. Lo ammetto: ho voluto diventare famoso per cattiveria e in parte per vendetta”.
Quanto guadagna
Quanto guadagna Mauro Corona? In tanti se lo chiedono. La riposta l’ha data lui stesso. “Ho firmato un contratto, 500 euro a puntata, devo rispettarlo per necessità famigliari. L’istinto mi dice che ormai sono già visto e che non posso più fare la foglia di fico stesa sopra il vuoto. Appena libero, tornerò a riempire la mia fontana, rimasta secca. La prima domanda oggi la faccio io: se non fossi finito a fare il pagliaccio in tivù, Repubblica sarebbe qui a intervistarmi? La risposta è no. Il problema, nella vita privata e in quella pubblica, è questo: tutti siamo schiavi della notorietà perché il resto non ha più un valore riconosciuto. Soldi e successo sono proporzionali alla fama e da questa droga non si salva nessuno”.
Vita privata, moglie e figli
Mauro Corona ha una moglie e quattro figli. Tutti laureati: Psicologia, Tecnologia delle comunicazioni, Filosofia e Accademia di Brera, ma tutti rimasti a vivere tra i boschi. Sul sesso ha spesso fatto dichiarazioni choc, raccontando pubblicamente di tradire la moglie perché “la fedeltà è una cosa superata” e confessando l’uso di viagra. Corona non conta sulla quantità: lo scrittore parla di 24 volte all’anno, ma sempre con persone diverse.
Dove vive Mauro Corona
Ma dove vive Mauro Corona? Al momento l’alpinista, ospite di Cartabianca, vive a Erto, un paesino in Friuli-Venezia Giulia, che dopo il disastro del Vajont del 1963 conta solamente 371 abitanti. Si definisce “uno zingaro, uno a cui non piace stare al chiuso” perché è nato per strada e fin da bambino faceva una vita da ambulante insieme ai due genitori, Domenico “Mene” Corona e Lucia “Thia” Filippin.
Frasi
Di seguito alcune frasi celebri di Mauro Corona, l’ospite fisso di Cartabianca su Rai 3:
- “Vi sono uomini che non vogliono affetto, non si lasciano amare, anche se dentro di loro vorrebbero sentire un po’ di calore. Ma c’è qualcosa che li spinge a non accettare nulla, così stanno male loro e quelli che cercano di avvicinarli e vengono respinti”.
- “La montagna non ti illude. La montagna è leale. La montagna non ti tende la trappola del ti amo. La montagna con i suoi sassi che cadono ti dice sempre di stare attento. Come dovremmo fare noi tra persone, che non dovremmo mai dirci ‘ti amerò sempre’ ma solo ‘proviamo’”.
- “È un bosco anche la vita, da curare, tagliare, pulire e proteggere, se no va in malora”.
- “La vita va affilata giusta se vuoi che funzioni, se vuoi che tagli le difficoltà non deve essere né troppo stesa né troppo conica, se no non vai avanti. La mola che affila le nostre vite è l’educazione, i valori dati da una buona educazione sono importanti, ma più importante è l’inclinazione. Chi ci dà l’educazione deve premere la vita sulla mola con l’inclinazione giusta, altrimenti sbaglia filo e con il filo sbagliato i giovani non tagliano le difficoltà, ma si rompono”.