Mare Fuori: la trama della serie tv con Carolina Crescentini
MARE FUORI TRAMA – Dal 23 settembre 2020 alle ore 21,10 su Rai 2 va in onda Mare Fuori, la nuova serie tv ambientata a Napoli che racconta una realtà difficile, adolescenziale e scabrosa: la storia di adolescenti, ragazzi “custoditi” nel carcere minorile. La storia, in particolare, si incentra sul modo in cui gli adolescenti vivono in carcere il passaggio dalla giovinezza all’età adulta. A capo dell’Ipm c’è la direttrice Paola Vinci (interpretata da Carolina Crescentini) che, essendo di Ancona, non conosce bene la realtà napoletana, ha un passato difficile e cammina solo con l’aiuto di un bastone. La fiction ruota attorno alle esperienze di vita di diversi ragazzi, accomunati dalla detenzione all‘Istituto di Pena Minorile. Un carcere per minori a picco sul mare, che dunque sta fuori, bellissimo, vicino eppure distante. C’è Filippo, ragazzo borghese della Milano bene, che dopo una notte brava viene ritenuto responsabile della morte del suo miglior amico. C’è Carmine, di Secondigliano; Edoardo, piccolo boss sedicenne con già un figlio in arrivo. C’è Viola, assassina di sua madre, mai pentita per quello che ha fatto. Insieme a loro, ci sono gli adulti che governano il carcere. Oltre Carolina Crescentini nei panni dell’ambiziosa direttrice, Carmine Recano in quelli del comandante di polizia. Poi ci sono gli educatori, il cuoco, il barbiere… “Non c’è alcun tipo di buonismo in questa serie, bensì c’è molto realismo”, afferma il regista Carmine Elia che definisce la serie “complicata, soprattutto per l’approccio a una storia molto forte. C’è volontà di raccontare, non di creare dei falsi eroi. È realismo, con la volontà di suscitare responsabilità in tutti quelli che la guardano”.
Location
Abbiamo visto la trama, ma dove è stata girata (location) la serie tv Mare Fuori? La fiction è stata girata a Napoli, quasi interamente nell’Istituto di Pena Minorile (Ipm) di Nisida, “l’isola che non c’è”. La nostra Neverland del Sud, meta invalicabile di un turismo curioso, era in realtà tutta circondata dal mare. Poi fu annessa alla terraferma da una lunga gittata di cemento che l’ha definitivamente ancorata alla base di Posillipo, sotto quella discesa tormentata che porta il nome di Coroglio e che conduce su, al parco Virgiliano e alla vista mozzafiato di Trentaremi. Ed è in questa parte di mondo, ad ovest della metropoli partenopea, a Nesis, la “piccola isola”, appunto, non più grande di uno scoglio con i suoi di due chilometri di perimetro, che ha sede l’IPM, l’Istituto Penale Minorile che accoglie una cinquantina di ragazzi per seguirli, educarli e reinserirli poi nella società civile.