Chi era Angelo Vassallo, il personaggio a chi s’ispira la trama del film Il sindaco pescatore
Questa sera, 30 agosto 2020, su Rai 1 va in onda in replica il film Il sindaco pescatore che racconta la storia di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica che è stato ucciso il 5 settembre 2010. Il film racconta di Angelo, un umile pescatore che vive in un piccolo centro – Pollica – nel Cilento, un paese devastato dalla cattiva guida politica. Vassallo, che è un uomo pieno di risorse, decide di candidarsi come sindaco e viene eletto per la sua semplicità e il suo carisma incontrastato. Molto presto, il paesino inizia ad attirare sempre più turisti grazie a una politica basata sul recuperare i valori del passato attraverso gli strumenti della legalità e del rispetto per l’ambiente, ma al tempo stesso indigna chi è al potere e attira l’attenzione anche di soggetti poco graditi. Il film s’ispira alla storia vera di Angelo Vassallo, che in tv è interpretato da Sergio Castellitto.
Il sindaco pescatore: la storia vera di Angelo Vassallo
Nato a Pollica nel 1953, Angelo Vassallo è stato un politico italiano, sindaco del suo piccolo comune di Pollica in tre mandati (dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010). Nel 2010 aveva presentato anche un quarto mandato, unico candidato rieletto con il 100% dei voti. Il comune di Pollica è stato l’epicentro degli studi sui regimi alimentari mediterranei e nel 2007 si è fatto promotore della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Dopo tre anni, la candidatura italiana è stata approvata dall’UNESCO.
La sera del 5 settembre 2010, ad Acciaroli, mentre rincasava a bordo della sua autovettura, Vassallo è stato ucciso da uno o più attentatori la cui identità è ancora ignota. Il sindaco è stato colpito con 9 proiettili calibro 9, sette di questi lo hanno ucciso. Il pubblico ministero Luigi Rocco, incaricato delle indagini, ha ipotizzato che l’assassinio è stato commissionato dalla camorra per punire un rappresentate dell’istituzione che si era opposto alle pratiche illegali, come ad esempio le azioni di Vassallo a tutela dell’ambiente (la camorra l’aveva interpretata come un ostacolo al controllo del porto). Nel 2015, l’unico indagato per l’assassinio di Angelo Vassallo è Bruno Humberto Damiani. Nel 2018, è stato indagato per omicidio anche Lazzaro Cioffi, il carabiniere colluso con il clan Caivano per averne protetto le attività di narcotraffico.