Chi è Giuseppina Elena Reitano, la figlia di Mino e Patrizia Vernola ospite a Oggi è un altro giorno
Chi è Giuseppina Elena Reitano, la figlia di Mino e Patrizia Vernola ospite a Oggi è un altro giorno? Il famoso cantante nel corso della sua vita ha sposato Patrizia Vernola. Dalla loro unione sono nate due figlie: Giuseppina Elena e Grazia Benedetta. Non abbiamo molte informazioni nello specifico sulle due donne. Sappiamo, però, che Giuseppina Elena è nata nel 1978, mentre Grazia Benedetta nel 1979.
Il rapporto di Mino Reitano con le figlie è sempre stato molto bello. Grazia Benedetta, per esempio, ha spiegato che, dopo tanti anni dalla morte del padre, la vita senza di lui è davvero difficile, anche per il fatto che il dolore non ha un tempo ben preciso.
La figlia di Mino Reitano ha spiegato anche che, come riscatto, c’è una grande eredità, che è quella di avere una madre eccezionale. Una madre che, come ha detto Grazia Benedetta, merita molto amore.
Sia Grazia Benedetta che Giuseppina Elena hanno dei ricordi molto belli del padre. Le figlie hanno spiegato che lui non le ha mai lasciate e che le ha portate in giro per il mondo. Si è trattato, come hanno affermato, di un privilegio quello della condivisione con il cantante della vita, sia in ambito lavorativo che in quello affettivo. Non si hanno informazioni precise sulla vita privata delle due figlie di Mino Reitano.
Grazia e Giuseppina hanno poi ricordato il trattamento severo della critica riservato al padre Mino Reitano: “Facevano fatica ad accettare una persona così buona, poteva sembrare una cosa fatta apposta, ma lui era fatto così, era la sua indole. Anche la stampa poi si è arresa. In vita avrei fatto di più per lui, se lo meritava: è bello vedere come viene ricordato oggi, ma lui sperava di fare grandi cose e purtroppo non è stato possibile”. Una battuta anche sull’incontro con Frank Sinatra: “C’era la possibilità di fare la copertina di un importante magazine, tutti volevano incontrarlo, papà invio suoi brani a Sinatra e scelse lui: ci fu un incontro a Miami nel 1974, mio padre era così emozionato che gli urlò “king”. Suonarono anche insieme”.