Gianni Boncompagni, chi era l’autore e regista ricordato da Renzo Arbore nello speciale No non è la BBC
Eclettico, geniale, ironico e provocatorio. Gianni Boncompagni è stato un grande rivoluzionario della radio e della tv italiana, delle quali ha scritto pagine indimenticabili soprattutto in compagnia dell’amico di sempre Renzo Arbore.
A due anni dalla scomparsa Rai 2 lo celebra con uno speciale in prima serata dal titolo No non è la BBC, condotto proprio da Arbore, in onda il 26 settembre 2019. Ma chi era Gianni Boncompagni? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Gianni Boncompagni chi era: la carriera e i programmi con Renzo Arbore
Improvvisatore per eccellenza, insieme a Renzo Arbore ha innovato il modo di fare radio prima e tv poi. Emblematica in tal senso la trasmissione Bandiera gialla, che per la prima volta ha avvicinato i giovani alla radio, portando il loro stile e la musica che ascoltavano.
Classe 1932, è nato ad Arezzo. A 18 anni si trasferisce in Svezia e inizia facendo vari lavori. Si diploma all’Accademia di fotografia e grafica per poi intraprendere la carriera di conduttore radiofonico. Si sposa con una donna aristocratica, dalla quale avrà tre figlie.
Un legame che però dura poco e per questo Gianni Boncompagni torna in Italia per accudire le tre bambine. Nel 1964 vince il concorso Rai per programmatore di musica leggera. È proprio tra i banchi di quel concorso che conosce Renzo Arbore.
La loro amicizia porterà alla nascita di trasmissioni radiofoniche diventate dei veri e propri cult, come Bandiera Gialla ed Alto Gradimento. La cifra essenziale del loro modo di condurre era quello dell’improvvisazione, con la creazione di nonsense e tormentoni che favorirono la diffusione della musica beat in Italia.
“Siamo stati – spiega Arbore – i primi disc jockey della radio italiana. Abbiamo portato noi la musica beat in Italia: abbiamo fatto conoscere i Beatles e i Rolling Stones. Proprio da Alto Gradimento deriva il tormentone No non è la BBC, che è il titolo dello speciale con cui Arbore omaggia il suo storico collega. Il Jjingle infatti recitava: “No, non è la BBC, questa è la Rai, la Rai Tv, noi non possiamo dir bubù, perché è la Rai, la Rai tv!”.
Tra le tante anime di Gianni Boncompagni anche quelle di cantante e paroliere. Suo ad esempio il testo del più grande successo di Jimmy Fontana, Il mondo o Ragazzo triste di Patty Pravo. Dalla seconda metà degli anni Settanta inizia poi la sua lunga avventura in televisione.
Nel 1977 conduce Discoring, programma musicale rivolto soprattutto ad un pubblico giovane, e a seguire Superstar e Drim. Boncompagni si fa notare poi soprattutto come autore, in trasmissione come Che patatrac e Sotto le stelle, Illusione, musica, balletto e altro e Galassia 2.
Uno dei suoi maggiori successi risale alla metà degli anni Ottanta con Pronto, Raffaella?, con Raffaella Carrà, con la quale ha avuto anche una relazione. Tra il 1987 e il 1990 è alla guida di Domenica In, con la quale consacra personaggi come Edwige Fenech e Marisa Laurito. A Boncompagni si devono anche i celebri giochi di quella trasmissione, come il “cruciverbone”.
Gianni Boncompagni chi era: Non è la Rai
Uno snodo fondamentale nella carriera di Gianni Boncompagni si ha con il suo passaggio all’allora Fininvest. Diventa un vero e proprio cult Non è la Rai, in onda fino al 1995. La trasmissione lancia numerose ragazza che avranno poi grande successo, come Antonella Elia, Lucia Ocone, Miriana Trevisan, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e soprattutto Ambra Angiolini.
La trasmissione tuttavia non fu priva di polemiche, come per l’uso di ragazza minorenni o l’endorsement nel 1994 a Silvio Berlusconi da parte di una giovanissima Ambra.
Gianni Boncompagni chi era: il ritorno in Rai
Nella seconda metà degli anni Novanta torna in Rai dove si occupa della trasmissione di Rai 2 condotta da Alba Parietti Macao, una sorta di evoluzione di Non è la Rai, che permette di lanciare personaggi come Enrico Brignano e Paola Cortellesi.
Sempre su Rai 2, dopo il flop di Crociera, firma il Chiambretti c’è. Negli ultimi anni della sua vita lo ricordiamo per essere stato nel 2008 uno degli autori della trasmissione Carramba che fortuna di Raffaella Carrà. Gianni Boncompagni muore a Roma il 16 aprile 2017, poco prima di compiere 85 anni.
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