Fabio Fazio Rai Due -La telenovela Fabio Fazio potrebbe essere vicina alla fine.
La Rai, nella figura dell’amministratore delegato Fabrizio Salini, sarebbe pronta a trovare una soluzione che chiuderebbe la polemica tra il conduttore, parte dei vertici dell’azienda e il governo.
Soluzione che sarebbe stata individuata nel trasferimento di Fazio su Rai Due. Il presentatore ligure, insomma, lascerebbe Rai Uno ma manterrebbe la guida di Che tempo che fa, probabilmente sempre in prima serata.
Fazio e Salini si sono incontrati mercoledì 15 maggio a Milano: un meeting che doveva restare riservato, ma sul quale sono già trapelate numerose indiscrezioni.
L’amministratore delegato della Rai avrebbe riconosciuto l’importanza dei 4 milioni di telespettatori di media che ha in dote il conduttore.
Lo stesso Salini, del resto, in questi giorni si è infuriato con la direttrice di Rai Uno Teresa De Santis, vicina alla Lega.
La lite è scoppiata dopo l’annuncio del taglio di tre puntate di Che fuori tempo che fa, la trasmissione condotta da Fabio Fazio su Rai 1 di lunedì.
Salini, vicino a Luigi Di Maio e al Movimento Cinque Stelle, non ha affatto gradito il taglio delle puntate. Una contrapposizione, quella tra l’AD e la direttrice di Rai Uno, che ricalca quello nella maggioranza di governo.
La Lega infatti vuole liberarsi di Fazio, posizione espressa a più riprese dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Il Movimento Cinque Stelle, al contrario, dopo mesi di ostilità ora sembra più accomodante nei confronti del conduttore ligure. Alessandro Di Battista ha difeso Fazio: “Deve continuare a fare la sua trasmissione – ha detto l’es deputato pentastellato- La politica non deve mettere bocca. Vorrei che Fazio e Vespa guadagnassero il giusto, senza aggirare il tetto per gli stipendi. Ma gli editti bulgari li fanno gli altri”.
Anche Silvio Berlusconi è intervenuto per difendere Fazio dai tentativi di epurazione: “Se avessi tolto io tre puntate a Fazio sarebbe stato un inferno. C’è un contratto e i contratti vanno rispettati”, ha detto l’ex Cavaliere.
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