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È sicuro visitare Chernobyl?

Di Cristina Migliaccio
Pubblicato il 24 Giu. 2019 alle 17:33

È SICURO VISITARE CHERNOBYL – Sempre più turisti bazzicano nell’area contaminata più famosa d’Europa, nell’ultimo periodo per via della serie televisiva intitolata semplicemente Chernobyl.

La miniserie ha generato una grande affluenza di turismo nel cuore del disastro nucleare più grave del ventesimo secolo. Al Nord dell’Ucraina, nel 1986 sorgeva la centrale nucleare Vladimir Lenin, un luogo tutt’oggi visitato (nel 2018 sono arrivati circa 60mila turisti).

È sicuro visitare Chernobyl? | La città oggi

L’area è stata aperta ai turisti un decennio fa, definendo le visite sicure. Da quel momento, i turisti hanno invaso la zona di esclusione della centrale nucleare, nonostante l’American Cancer Society abbia sempre messo in guarda i visitatori dai potenziali rischi legati all’esposizione a radiazioni.

A oggi, l’area compresa entro i 30 chilometri dal luogo del tragico incidente alla Centrale di Chernobyl è conosciuta come la zona di alienazione: in questo perimetro è vietato vivere e svolgere attività commerciali; l’unica eccezione va ai tour turistici, ma è sicuro visitare Chernobyl?

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Secondo i principali operatori turistici che gestiscono le visite guidate nella zona di alienazione, una breve permanenza a Chernobyl esporrebbe a meno radiazioni di un viaggio in aereo. Sufficiente come risposta?

Mediamente, un volo espone a 0,003 millisievert all’ora (sievert è l’unica di misura per calcolare la quantità di radiazione e eventuali effetti sulla salute). Siamo costantemente esposti alle radiazioni, per cui visitare oggi Chernobyl significherebbe stare per qualche ora in un posto dove ce ne sono di più. In media una persona che non vive in zone contaminate è esposta a 3 millisievert all’anno.

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Oggi si pensa che l’esposizione a 100 millisievert sia la soglia minima dopo la quale è possibile parlare di rischi tumorali; su cento persone a contatto con un’esposizione cumulativa di 1 sievert, in media cinque sviluppano nel giro di anni un cancro mortale.

Dopo l’incidente, l’area fu esposta a livelli di radiazioni da 0,1 a 300 sievert all’ora. Gli operai specializzati che lavorarono per anni per mettere in sicurezza la centrale assorbirono oltre 100 millisievert, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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È sicuro visitare Chernobyl? | Il turismo

Ad oggi, le rovine del reattore di Chernobyl sono contenute in un guscio di metallo, ancora altamente radioattive. Le zone aperte al pubblico potrebbero aver ricevuto una dose più bassa di radiazioni, nonostante la vicinanza al reattore. L’area di alienazione non è stata contaminata in maniera uniforme, esistono zone più contaminate di altre, motivo per cui i tour sostano poco in queste aree, alcune per niente.

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I turisti che possono accedere all’area di alienazione non possono gironzolare per conto proprio e sono confinati in determinate aree protette. La visita inizia e termina con un passaggio tramite checkpoint per il controllo della dosimetria e la misurazione delle radiazioni. I turisti non possono toccare né rimuovere niente dalle zone visitate, né posizionare qualsiasi attrezzatura fotografica sul terreno.

Secondo alcuni rappresentanti delle agenzie turistiche, le prenotazioni a Chernobyl sono aumentate del 30% a maggio 2019 e non potranno che crescere, dato il successo della miniserie in onda su Sky.

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