Cristina Parodi, giornalista e oggi anche stilista, si è raccontata al Corriere della Sera. Gli inizi, il matrimonio con Giorgio Gori, i colleghi e infine la moda. Per l’esordio al Tg5 “scelsi un tailleur giallo canarino di Max Mara con i bottoni gioiello. Mi ero preparata come per un esame: i testi li avevo letti e riletti. Alla fine ce li avevo in testa, anche se sapevo che Enrico Mentana avrebbe potuto cambiare tutto all’ultimo e così fece”.
“Fu un momento di grande visibilità: Famiglia Cristiana dedicò la copertina al Tg5 mettendo la mia foto. Ci davamo un gran da fare: eravamo in pochissimi ma ci rendevamo conto che stavamo facendo qualcosa di storico”, ha raccontato la giornalista. Fu la passione per la scrittura a portarla in televisione. “Mi piaceva scrivere e al liceo conducevo un piccolo programma di musica in una tivù locale della mia città, Alessandria. Mentre studiavo alla facoltà di Lettere a Milano mi mantenevo con mille lavoretti: giocando a tennis a livelli agonistici facevo la hostess e la speaker ai tornei più importanti”.
Il suo ingresso in Mediaset avvenne attraverso il calcio, sebbene la sua vera passione fosse il tennis. “Erano gli anni Novanta, le donne che parlavano di calcio funzionavano. A me, che ero innamorata del tennis, del calcio non importava nulla: l’ho dovuto imparare comperando la Gazzetta dello Sport tutti giorni e studiandola”.
Cristina Parodi ha poi negato di aver riscontrato maschilismo nel suo ambiente lavorativo: “No, anzi ero circondata da grandi maestri come Maurizio Mosca che mi hanno sempre aiutata e stimata”. Il debutto alla conduzione con Emilio Fede: “Un uomo affettuoso e geniale, ma certe sue sfuriate per me erano inconcepibili. Io e Paolo Brosio eravamo i pennarellisti: avevamo due scrivanie fuori dal suo ufficio e gli sottolineavamo le agenzie che uscivano, lui non era certo tipo da stare al computer”.
Gli anni al Tg5 di Enrico Mentana hanno segnato la svolta nella carriera professionale, e anche il primo incontro con quello che poi sarebbe diventato suo marito: Giorgio Gori. “Io, Cesara Buonamici, Alessandro Cecchi Paone e Lamberto Sposini eravamo i “prescelti””. Per capirci qualcosa in più un giorno Cesara prese coraggio e chiamò l’allora giovane direttore di Canale 5 Giorgio Gori, che era in vacanza in Baja California. Fu gentile e ci disse: “Chi ci salta su fa bene”. Sarei andata anche senza quel consiglio del mio futuro marito, ma quello fu il sigillo”.
Dei colleghi di quei tempi ricorda Enrico Mentana come “un genio assoluto”. Lamberto Sposini “affascinante e piacevole da frequentare. Mi addolora che abbia avuto questo problema di salute, lui che era un uomo di comunicazione e di parole”. Cesara Buonamici “una maestra perché aveva fatto tanta politica, anche se io la politica non l’ho mai voluta fare. Ci vediamo poco, ma ho per lei un grande affetto”.
Da 30 anni Cristina Parodi è sposata con Giorgio Gori, oggi sindaco di Bergamo. “Ci siamo innamorati a Roma: lui veniva continuamente in redazione per le riunioni. La prima volta che l’ho visto aveva 31 anni ma pareva ne avesse 18: era l’enfant prodige ed era fighissimo”, ha ricordato. Ma l’amore con il giovane direttore di Canale 5 non “non è mai stato un volano, ma in alcuni momenti una limitazione, per quel continuo timore di agevolarmi”.
Dopo il matrimonio, la scelta di lasciare il Tg5 per Verissimo, Roma per Milano, anche per questioni familiari: “Facevo la pendolare con Bergamo tutti i giorni: mi mettevo buona in coda e leggevo il giornale. La fatica non mi ha fatto mai paura e i figli sono stati una benedizione. Certo ho vissuto di sensi di colpa, ma finché sono stati piccoli ho eliminato tutti i diversivi: lavoravo e tornavo a casa, non esistevano sport, shopping e amiche”. Un amore sul quale non ci sono mai stati ripensamenti: “Noi ancora oggi ce lo diciamo, quando andiamo al cinema, a cena: non c’è nessun altra persona al mondo con cui stiamo altrettanto bene. Anche nei viaggi in macchina da soli, senza parlarci. Giorgio riesce ancora a stupirmi”.
Ora l’avventura nella moda: “Adesso voglio fare la stilista e l’imprenditrice. Magari più avanti tornare in tivù, ma con un programma sulla moda”.
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