Cosa vedere questo weekend in tv: la rubrica di TPI
Eccovi i miei consigli su cosa vedere sulle piattaforme nel Week End. Su Netflix è arrivato American Psycho, film Culto di Mary Harron con un Christian Bale al massimo della sua perfezione estetica. Di American Psycho si potrebbe parlare per ore. Il film è tratto al libro capolavoro di Bret Easton Ellis, e narra le vicende di un serial Killer, Patrick Bateman, coscienza collettiva degli orrori del capitalismo. La forza di American Psycho è nelle sue scene simbolo: la più volte minacciata riconsegna delle Videocassette, il tentativo di prenotare al ristorante “Dorsia”, la scena dei biglietti da visita, la scena di Paul Allen al ritmo di Huey Lewis and the News. Un film imperdibile che racconta molto bene la distonia di un mondo dominato dalla finanza, in cui una serie di yesman anonimi comandano il mondo attraverso la finanza, e tutte le paure del nostro tempo sono rappresentate con tratti comici e inquietanti. Un film da vedere assolutamente, che vale il prezzo del biglietto solo per l’introduzione, per le scene terribilmente comiche e per la sua forza di politicamente libero.
Sempre su Netflix trovate Ladybird, film di Greta Gerwig, co-autrice di “Frances Ha” su Amazon di cui abbiamo già parlato, e “Piccole Donne”, riuscito dal punto di vista estetico, non da quello narrativo. Solita storia di giovani donne alla ricerca di una identità, potenzialmente interessante come una conferenza sulla parodontologia, con obiettivo della protagonista “Andare al college”, ma Ladybird ha qualcosa, un tocco geniale e leggero, tipicamente femminile. O si ama o si odia, a me è piaciuto moltissimo pur odiandolo intensamente.
Tornando a film “di peso”, sempre su Amazon Prime Video, silenziosamente sempre più potente per contenuti, è arrivato “L’ufficiale e la Spia” di Roman Polanski. Ha un inizio punitivo per lo spettatore, per circa un’ora, ma è un film solido, di peso, magnetico. Un vero film di un vero regista che si specchia nelle accuse ricevute nella vita raccontando una storia sublime con un tocco ancora magico. A proposito di genio, per gli amanti del film d’autore sempre su Amazon trovate “Niente da Nascondere”, di Michael Haneke, uno dei più grandi registi del nostro tempo, già autore di “Funny Games”. Questo film asincrono e noioso è un’opera d’arte della contemporaneità. Non è recente, ma arriva solo ora sulle piattaforme. Racconta l’ipocrisia della nostra società in maniera, come sempre, geniale. Haneke punisce lo spettatore, ma farsi punire da un genio è sempre un piacere. Film fondamentale della storia del cinema.
Se avete un abbonamento a Disney+ non potete perdervi uno dei momenti più alti della storia dell’intrattenimento, la puntata 23 dell’ottava serie dei Simpsons, “Il nemico di Homer”, FRANK GRIMES (detto Grimmione). Fu una puntata storica dei Simpsons, e una delle vette più straordinarie di un serial che è stato definito più volte la più grande opera d’arte del ventesimo secolo. La puntata di Grimes, o Grimmione come lui stesso amava essere chiamato, è una perla assoluta di perfidia e comicità, e segnò un cambiamento sostanziale non solo nella storia drammaturgica della serie, ma dell’intrattenimento in generale fino all’arrivo del politicamente corretto. La storia di un uomo che ha sofferto e fa tutto bene contro un uomo, Homer Simpson, che fa tutto male e a cui va tutto benissimo, con un finale che segna una punta irraggiungibile nella storia della televisione. Ho rubato a piene mani, o reinterpretato, tutta la puntata più volte, e molte scene dei miei film si basano chiaramente su questo capolavoro, a tutt’oggi, imbattuto (Trovate il mio ultimo film LOVERS su Amazon Prime Video, spero che vi piaccia). Frank Grimes è una delle puntate più incredibili e potenti della storia della televisione, e una vetta massima della storia della comicità, nonché la metafora più sublime e perfetta della società moderna, in cui il mediocre domina ai danni di chi ha merito, nel peggiore dei modi, in un trionfo comico finale in cui mente umana non potrebbe partorire qualcosa di più orribile e nello stesso tempo irrestibilmente comico.
Gli sconsigli della settimana sono “Yesterday”, di Danny Boyle, centocinquantatre milioni al botteghino per un film scritto con i piedi, per non dire di peggio, e diretto malissimo nonostante l’occasione unica di avere la musica dei Beatles, e con un aggancio potenzialmente interessante rovinata da sceneggiatori che sembrano davvero italiani per incapacità, e una seconda parte di film da spaccare il televisore con un pugno ben assestato. Uno dei film peggiori che abbia mai visto nella mia vita, esclusi ovviamente i film e i serial italiani contemporanei. Ma qui ci siamo davvero vicini.
La dirigenza Netflix continua allegramente a sbagliare tutto con “Il Divin Codino”, serial su Baggio. Niente, purtroppo non c’è speranza. E io lo so molto bene, dopo tre film e quattro anni vissuti a Roma. Se hai un cervello, fai cinema e scegli di andare a Roma, o ti esplode la scatola cranica dopo qualche mese là a contatto con l’industria del cinema italiano, o scappi il più lontano possibile. Io sono scappato, e felicissimo di averlo fatto, o finiva come la scena di Paul Allen in American Psycho. Buona visione.
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