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Comune di Avetrana, ricorso in tribunale contro Disney Plus: “Stop alla serie su Sarah Scazzi”

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 21 Ott. 2024 alle 16:39 Aggiornato il 23 Ott. 2024 alle 15:12

Il Comune di Avetrana, in provincia di Taranto, ricorre in tribunale per chiedere a Disney Plus di sospendere la messa in onda della serie tv “Avetrana: qui non è Hollywood”, che ripercorre la vicenda dell’omicidio di Sarah Scazzi e che dovrebbe andare in onda sulla piattaforma streaming a partire dal 25 ottobre.

Oggi, lunedì 21 ottobre, a quattro giorni dal debutto della serie, il sindaco Antonio Iazzi ha fatto sapere tramite una nota che l’Amministrazione comunale ha depositato un ricorso cautelare d’urgenza invocando la rettifica della denominazione dello sceneggiato e la sua “sospensione immediata”.

“Risulta indispensabile visionarla in anteprima al fine di appurare se l’associazione del nome della cittadina all’adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà”, scrive il primo cittadino.

La comunità di Avetrana, sottolinea il sindaco, “ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall’omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l’ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Misseri Michele” e degli altri imputati.

Secondo Iazzi, la messa in onda della serie “rischia invece di determinare, prescindendo anche dal contenuto che al momento si ignora, un ulteriore attentato ai diritti della personalità dell’ente comunale, accentuando il pregiudizio che il titolo già lascia presagire nel catapultare l’attenzione dell’utente sul territorio più che sul caso di cronaca”.

“I dubbi e le perplessità della comunità avetranese – si legge ancora nella nota – sembrano da ultimo avvalorate dalla recensione del film, pubblicata sul portale della Fondazione Ente dello Spettacolo, che rimanda all’idea di ‘un’Italia oscura e spaventosa abitata da mostri della porta accanto. Una porta verso gli inferi dai quali non si fa ritorno’, ambientata ‘tra terre riarse, strade abbacinanti per il sole, tristi bar centri di incontri serali’ che tende a far ‘rivivere un mondo di provincia chiuso e asfissiante guidato da una cattiveria che segna senza via di scampo relazioni, amicizie e parentele'”.

“La nostra comunità – conclude il sindaco – merita rispetto e una giusta connotazione. Ricordiamo che nel luglio del 2022, con atto ufficiale della Regione Puglia, Avetrana è stata riconosciuta Città d’Arte e inserita nell’Elenco regionale dei comuni ad economia prevalentemente turistica Città d’arte. A ciò si aggiungano l’accoglienza, l’ospitalità, la generosità e altre peculiarità che da sempre caratterizzano la stessa cittadinanza”.

L’omicidio di Sarah Scazzi – passato alle cronache appunto come “il delitto di Avetrana” – avvenne il 26 agosto 2010: secondo la sentenza definitiva della Corte di Cassazione, a uccidere la ragazza 15enne furono la zia Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri, cugina della vittima. Le due donne furono aiutate a occultare il cadavere da Michele Misseri – marito di Cosima e padre di Sabrina – e da suo fratello Carmine.

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