Stavolta si è oltrepassato il limite. L’espulsione di Clizia Incorvaia dal Grande Fratello Vip non solo è sacrosanta, ma quasi didascalica per tutti coloro che seguono il reality condotto da Alfonso Signorini. Questa volta non siamo di fronte al solito litigio tra gli inquilini della Casa e neppure alla bestemmia che in tante occasioni ha causato l’esclusione dal gioco.
Le parole dell’influencer hanno un peso per ciò che sottendono e perché vanno a toccare temi delicati come la mafia e il ruolo dei collaboratori di giustizia. Non stiamo parlando delle scaramucce trite e ritrite dovute al fatto che è finito il sale in dispensa o a causa di amorazzi passeggeri ripresi nella notte dalle telecamere a infrarossi.
Ma cosa è successo all’interno della casa del Gf Vip? Gli autori del programma di Canale 5 hanno deciso di squalificare Clizia Incorvaia dopo le pesanti frasi dette durante una lite con un altro concorrente, Andrea Denver: “Tu sei pentito, un Buscetta e io non parlo con i Buscetta. Io non parlo con i pentiti”. Frasi che hanno fatto indignare i telespettatori, causando l’inevitabile squalifica.
Una brutta pagina di televisione, considerando che la “colpa” di Denver alla base del litigio era semplicemente quella di aver fatto il nome della ragazza durante le nomination. Con la mafia, l’omertà, e una certa sottocultura che vede i pentiti come degli infami non si scherza. E anche una trasmissione ultra pop come il Grande Fratello, dinanzi a episodi del genere, ha il dovere di occuparsene. Senza cadere nella retorica o nella gogna mediatica.
Lo scontro tra Barbara d’Urso e Sgarbi a Live
“L’ho detto in maniera illogica, quasi teatrale, ho perso il senno, chiedo scusa alle vittime, alla mia famiglia, a tutti”, ha detto la Incorvaia durante la diretta di ieri del Gf, in una sorta di autoflagellazione consapevole.
“Non vogliamo pensare che volessi legittimare l’omertà mafiosa, con la premessa che non vogliamo fare gogna mediatica, hai detto espressioni pesanti. Non le accettiamo perché Buscetta era un criminale però poi ha collaborato con Falcone e ha permesso di sgominare le cosche mafiose. Senza di lui non si sarebbe potuto combattere la mafia come fatto. E che lo dica te che sei una siciliana è ancora più grave. Sono parole indifendibili e non c’è nessun appiglio per giustificarle”, ha ribattuto il conduttore Alfonso Signorini.
“Se volete crocifiggermi fatemi pure. Noi abbiamo combattuto la mafia, i miei amici hanno perso familiari, ero lì in prima fila a scrivere temi contro la mafia. Ho detto una cretinata, volevo dire a Denver che è un vile, l’ho detto da cretinetta, mi sarò involuta, da ragazzina stupida, “Buscetta” era una cosa che si diceva a scuola, andava di moda”, ha provato a difendersi Clizia Incorvaia.
Tiziano Ferro recentemente ci ha ricordato una cosa importante: le parole hanno un peso. E quelle dette da un’influencer seguita da oltre 300mila persone e che partecipa a un reality seguito da milioni di spettatori, soprattutto giovani, lo hanno ancora di più.
Una giovane donna che si fregia di avere un certo background culturale non può permettersi di abbassarsi a un livello così infimo, facendo – seppur inconsapevolmente – l’occhiolino a quella mentalità che continua a dare linfa vitale alle mafie. Che la Incorvaia abbia sottovalutato le sue stesse parole è evidente, inoltre, dal fatto che sperava le venisse fatto un remix divertente come nel caso di “crotalo” detto da Patrick.
Dalle frasi sessiste di Clemente Russo e Luigi Favoloso, alle bestemmie di Predolin e Impastato, negli ultimi anni il Grande Fratello ha offerto al suo pubblico diversi momenti poco edificanti. D’altronde questa stessa edizione si è aperta con l’espulsione di Salvo Veneziano per i commenti volgari nei confronti di Elisa De Panicis: “Io, se fossi stato single, c’era quella piccolina lì, quella tutta trasparente, con ‘sto culettino… quella si merita due schiaffi che le devi spezzare la colonna vertebrale”.
Chi decide di esporsi mediaticamente partecipando a un reality come il Gf dovrebbe pesare maggiormente le proprie parole, non solo per tutelare se stesso, ma anche per non dare messaggi sbagliati a chi segue. Per questo l’episodio che ha visto protagonista Clizia Incorvaia non è solo l’ultimo in ordine di tempo, ma anche uno dei più gravi.