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Quanto guadagna Chiara Ferragni: stipendio e cachet per il Festival di Sanremo 2023

Di Antonio Scali
Pubblicato il 7 Feb. 2023 alle 17:45 Aggiornato il 7 Feb. 2023 alle 19:59

Quanto guadagna Chiara Ferragni: stipendio e cachet per il Festival di Sanremo 2023

Quanto guadagna Chiara Ferragni per il suo ruolo di co-conduttrice al Festival di Sanremo 2023? La popolare influencer sarà al fianco di Amadeus e Gianni Morandi in occasione della prima e dell’ultima serata (finale) della 73esima edizione del Festival. Un grande colpo per l’imprenditrice digitale da milioni di follower e seguita in tutto il mondo, che per la prima volta calcherà il palco del Teatro Ariston. La sua presenza, attesa da molti, ha suscitato anche polemiche. Per questo molti si chiedono quanto guadagna Chiara Ferragni per condurre il Festival di Sanremo 2023, il 7 e 11 febbraio. Qual è il suo cachet (compenso,  stipendio?

Ve lo diciamo subito: la cifra è top secret. Non è stato infatti rivelato quanto guadagna esattamente e qual è il suo cachet per il Festival. Sappiamo però che nelle precedenti edizioni le co-conduttrici di Sanremo hanno ricevuto un compenso intorno ai 25mila euro a serata. Comunque le cifre non sono state ufficializzate dalla Rai. Considerando che Chiara Ferragni conduce due serate, la prima e la finale, il suo stipendio potrebbe quindi aggirarsi intorno a 50mila euro, ma come detto non ci sono certezze. La cifra inoltre potrebbe essere più alta vista la grande popolarità dell’influencer. Stando a quanto riportato da La Repubblica, infatti, il cachet per la partecipazione al Festival di Sanremo 2023 sarà di 100.000 euro, più di quanto incassato ma molti suoi colleghi nelle passate edizioni.

Quel che è certo è che Amadeus l’aveva corteggiata già gli scorsi anni, ricevendo un no, ma quest’anno è riuscita a convincerla. La grande novità che è giusto sottolineare è che, a prescindere da quanto guadagna Chiara Ferragni per Sanremo 2023, la moglie di Fedez ha già annunciato di aver devoluto tutto il suo cachet ad un’associazione contro la violenza sulle donne. Un tema per lei molto caro e che sicuramente porterà sul palco dell’Ariston.

“Sono fiera di annunciare che ho devoluto l’intero compenso della mia partecipazione al Festival di Sanremo all’associazione D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza)”, aveva scritto qualche settimana fa in un post su Instagram. “In Italia, oggi più che mai, c’è bisogno di parlare e di fare qualcosa di concreto contro la violenza maschile sulle donne – scrive – Per questo ho scelto di supportare D.i.Re un’associazione italiana che gestisce oltre 100 centri antiviolenza e più di 60 case rifugio in tutta Italia, potete farlo anche voi andando sul loro sito e donando”.

“Ho avuto modo di conoscere la Presidente di D.i.Re e alcune delle operatrici che tutti i giorni lavorano sul campo, sono loro le vere eroine che mi hanno ancora di più convinta a iniziare questo percorso che spero si evolverà nei prossimi anni. Un grazie anche alla Rai e ad Amadeus senza cui questa iniziativa non sarebbe stata possibile”, ha aggiunto l’influencer.

Top secret l’importo della donazione. “Non c’è solo la violenza economica ma anche quella psicologica” racconta Ferragni “e io ne sono stata vittima, lo capisci dalle frasi, dall’atteggiamento. Quando ti rendi conto che un uomo vuole decidere per te.  All’epoca all’inizio non me ero resa conto, mi riferisco al legame che ho avuto prima di Federico, è come se certi atteggiamenti dell’uomo siano normalizzati. Ti dici: vabbè è geloso, è possessivo. Invece sono tutti campanelli d’allarme. Devi dirti: ‘Non me lo merito’. Ora sono contenta che se ne parli, anzi, in primis voglio parlarne io”.

Quanto guadagna

Ma quanto guadagna Chiara Ferragni con la sua attività? Si tratta dell’influencer italiana più pagata al mondo. L’imprenditrice originaria di Cremona tra i posti su Instagram, contratti come testimonial di vari marchi, collaborazioni, documentari su Amazon, sponsorizzazioni, le sue tre aziende che insieme valgono 40 milioni di euro, sta costruendo un vero e proprio impero economico.

Secondo il famoso sito di analisi e monitoraggio dei social media Hopper HQ, che ogni anno pubblica i guadagni dei profili più redditizi, Chiara Ferragni guadagna fino a 82.100 dollari a post sponsorizzato. La prima in Italia. Nel 2009 apre il suo blog The Blonde Salad dando il via al fenomeno delle fashion blogger in Italia e diventando sempre più famosa a livello mondiale. Una svolta che la rese un’antesignana nel nostro Paese.

La sua intuizione e la sua capacità di creare un business milionario partendo da un blog di moda l’hanno fatta diventare un caso di studio all’università di Harvard. Secondo le stime, il patrimonio di Chiara Ferragni sarebbe di 40 milioni di dollari, come riporta Money. Nel 2016 Forbes l’ha inserita nella lista dei 30 under 30 più influenti al mondo, e all’epoca il suo patrimonio netto si aggirava intorno agli 8 milioni di dollari.

Chiara Ferragni inoltre è spesso testimonial di importanti marchi, di cui vediamo spesso le pubblicità in tv: Pantene, Morellato, Calzedonia e Intimissimi. La sua Tbs Crew, di cui è azionista di maggioranza, gestisce il blog/e-commerce The Blond Salad e la talent agency che cura la sua immagine, quella della sorella Valentina Ferragni e del makeup artist Manuele Mameli.

La società ha chiuso il 2019 con un utile netto di circa 450 mila euro, più basso del 2018, ma sono aumentati i ricavi complessivi, pari a 6,4 milioni di euro. L’utile è stato distribuito integralmente come dividendo agli azionisti e alla Ferragni sono andati 248mila euro. Nei primi mesi del 2020 gli effetti della pandemia hanno colpito anche Tbs Crew, ma la Ferragni ha affermato che “la società è comunque in crescita e che questa piccola contrazione non influirà in modo significativo sui risultati economici del 2020”.

Stando a quanto riportato da Truenumbers, in totale nel 2020 il suo fatturato è stato di 19 milioni di euro per un utile di 2,73 milioni. Nel dettaglio, la sua azienda di marketing e di gestione dei diritti d’immagine Sisterhood nel 2020 ha fatturato 12,9 milioni per un utile di 5,76 milioni, The Blonde Salad 4,8 milioni per 0,45 milioni di utile e, infine, Fenice è finita in rosso di 3,48 milioni a fronte di un fatturato di 1,27 milioni.

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