Chi sono Carlotta e Susanna, le figlie di Gigi Proietti
Lo scorso 2 novembre l’Italia ha perso un’icona del mondo dello spettacolo: Gigi Proietti si è spento dopo diverse settimane di lotta, era ricoverato presso una clinica privata di Roma e se n’è andato nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni. Gigi Proietti si è spento circondato dai suoi affetti più cari, le sue donne di casa, la compagna e le due figlie, Carlotta e Susanna Proietti. Le due figlie, nate dalla relazione con Sagitta, hanno sempre parlato di loro padre come un uomo presente che non ha mai fatto mancare loro dolcezza e amore.
Chi sono le figlie di Gigi Proietti
Sia Carlotta che Susanna hanno lavorato nel mondo dello spettacolo seppur in modo diverso rispetto al papà Gigi. La primogenita, Susanna, ha deciso di lavorare dietro le quinte a differenza della sorella minore, Carlotta, la più estroversa tra le due, che invece è andata in scena ma come cantante e cantautrice, talvolta anche affiancando il papà. Susanna ha 42 anni, Carlotta invece ne ha 37. Mentre Susanna è una costumista e una scenografa, Susanna è una cantante e attrice.
Curiosità su Susanna. Tempo fa, la donna aveva raccontato uno dei suoi ricordi da bambina: “I miei primi ricordi sono tutti uguali: io, mia madre e mia sorella sedute in prima fila, e a fine spettacolo una coda di persone adoranti che volevano stringergli la mano. Carlotta, invece, in un’occasione confidò un episodio famigliare che desse l’idea di come, tra papà Gigi e mamma Sagitta, la ‘dura’ della coppia fosse stata proprio lei. “A 14 anni avevo già il vizio del fumo. E una mattina, a scuola, insieme con un paio di miei compagni di classe, mi nascosi per accendere una sigaretta. Una professoressa ci vide e lo spifferò alla preside. ‘Avvertiremo subito le vostre famiglie’, disse alzando la voce. Tornai a casa terrorizzata”, raccontò Carlotta: “Mamma era davanti la porta, scura in volto. ‘Ha telefonato la scuola, so che ti hanno scoperta mentre fumavi. E adesso a Papà glielo dici tu. Andai da mio padre. Bussai alla porta del suo studio. ‘Devo confessarti una cosa, papà’. Lui stava sfogliando il giornale. Alzò lo sguardo. ‘Dimmi, amore di papà, che c’è?”. “Ecco, vedi….. Stamattina a scuola mi hanno scoperta a fumare una sigaretta”. Sorpreso mi domandò: ‘E perché, non si può fumare a scuola?”.