La leggenda di Bruno Vespa figlio di Mussolini
Bruno Vespa è figlio di Benito Mussolini? Da anni in Italia circola questa leggenda. Sì, ve lo diciamo subito. Si tratta di pura fantasia su cui in tanti hanno fatto ironia. Tra loro anche Beppe Grillo che, ospite a Porta a Porta, qualche anno fa ci scherzò su. “Se qua non s’è formato un partito violento, fascista, che abbiamo inventato noi – noi italiani, ndr – lo sai benissimo, lo aveva inventato tuo papà… quindi…. scherzo, sto stemperando l’atmosfera, è quel che si dice”, le parole del leader del Movimento 5 Stelle.
Vespa rimase spiazzato, poi tentò di stare allo scherzo e disse: “Si certo, era la Buonanima”. Il tutto accennando a una smorfia di forte disappunto. Della leggenda parlò anche Alessandra Mussolini. “Bruno Vespa è tutto mio nonno, ha una caratteristica distintiva della famiglia Mussolini: il tratto dalla narice alla bocca. Prima o poi farà outing”, le sue parole ironiche.
Ma dove nasce la leggenda di Bruno Vespa figlio di Benito Mussolini? Come noto, Bruno Vespa è abruzzese, nasce a Bazzano, in provincia de L’Aquila nel 1944. Secondo la leggenda, la madre di Vespa lavorò nell’albergo in cui Mussolini venne imprigionato a Campo Imperatore, nel 1943. E lì, sarebbe stato concepito Vespa, che guarda caso nacque 9 mesi esatti dopo che il Duce era stato prigioniero. Qualcuno è andato anche oltre, ravvisando una similitudine tra le parole che Vespa proferì nell’agosto del 1990, allo scoppio della Guerra del Golfo, e quelle pronunciate dal duce, quando giustificò la partecipazione dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale. Vespa disse: “La guerra l’ha fatta la comunità internazionale. E se vogliamo essere essere membri di quel club, dobbiamo onorare i nostri doveri”. Molti anni prima, Mussolini aveva detto: “Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative”.
La smentita
In realtà, Bruno Vespa ha detto diverse volte che sua madre non ha mai lavorato nell’albergo di Campo Imperatore, e che i suoi genitori si sposarono il 24 luglio 1943, il giorno prima della caduta del fascismo e dunque prima della prigionia di Mussolini in Abruzzo. Lo storico Giordano Bruno Guerri nel 2005 parlò di alcune frasi scritte da Mussolini nei giorni in cui si trovava a Campo Imperatore: “Tristezza mitigata dal conforto di una gentile signora Vespa”. Lo stesso storico fece però marcia indietro: “Nell’opera omnia di Mussolini il nome della signora Vespa non appare. La leggenda nacque in un convegno ma non è mai stata verificata”.
“Mia madre non ha mai lavorato nell’albergo dove fu portato il Duce e i miei genitori si sposarono il 24 luglio 1943, il giorno prima della caduta del fascismo – ha più volte ribadito un infastidito Bruno Vespa -. Lascio all’intelligenza del lettore valutare la verosimiglianza di una deportazione di mia madre a Campo Imperatore”.