Bong Joon-Ho, chi è il regista che ha conquistato gli Oscar 2020
Erano gli anni 2000 e Bong Joon-Ho approdava al cinema con Peullandaseu-ui gae, conosciuto nel contesto internazionale con il titolo Barking Dogs Never Bite. A distanza di 20 anni, Bong Joon-Ho ha completamente conquistato Hollywood, portando a casa quattro tra i riconoscimenti più importanti dell’Academy Award.
Il suo Parasite ha vinto come miglior film e al tempo stesso come miglior film internazionale, rompendo ogni schema hollywoodiano. In più, è stato premiato come miglior sceneggiatura originale e miglior regia.
Prima di arrivare a Los Angeles, forse il nome di Bong Joon-Ho non suonava familiare a nessuno; qualcuno potrebbe ricordarselo per il Festival di Cannes 2019, poiché anche lì Parasite fu premiato con la Palma d’Oro (il primo film sudcoreano a ottenere tale riconoscimento). Ma è pur vero che Bong Joon-Ho ha presenziato più volte alla kermesse cinematografica francese.
Eppure, il premio del 2019 gli ha aperto le porte di Hollywood: dopo Cannes, è stata la volta di un Golden Globe, due BAFTA, un SAG (Screen Actor Guild), Critics’ Choise Awards e, infine, quattro Oscar.
Bong Joon-Ho, il regista premio Oscar: ecco chi è
Nato nel 1969 a Taegu, nota come la quarta città più popolosa della Corea del Sud, il regista di Parasite ha dapprima puntato a una laurea in sociologia (presso l’Università Yonsei), ma non ha mai trascurato la passione per il cinema, sbocciata nel cuore dell’adolescenza.
Ispirandosi a Shohei Imamura e Hou Hsiao-hsien, Bong Joon-ho ha catturato l’attenzione della critica con il film Memories of Murder nel 2003, un giallo basato su una storia realmente accaduta che ha conquistato tantissimi premi (al Festival del film poliziesco di Cognac, il Festival internazionale del cinema di San Sebastián e il Torino Film Festival).
La prima volta a Cannes è arrivata nel 2006, dove Bong Joon-Ho ha presentato il monster movie The Host. Cinque anni dopo, il regista è stato scelto come presidente di giuria del Festival di Cannes nella sezione Camera d’or.
Il 2013 è l’anno in cui Bong Joon-Ho ha debuttato in lingua inglese con Snowpiercer, mentre nel 2017 ha diretto Okja (Netflix), con protagonisti dei “supermaiali”: scopo del film era quello di denunciare il consumo della carne: “Se tutti si fermassero a riflettere sull’origine della carne che mangiano credo il consumo declinerebbe gradualmente”, ha spiegato Bong Joon-Ho.
Parasite conquista gli Oscar
E poi, nel 2019, è arrivato Parasite, un film che racconta il contrasto tra classi sociali mischiando diversi generi, passando dal thriller alla black comedy. Il trionfo di Parasite agli Oscar è il trionfo della lotta contro l’emarginazione, la lotta contro le minoranze e la diversità.
Parasite è un nuovo record, il primo a vincere la categoria di miglior film seppur non in lingua inglese. I cinefili ricorderanno The Artist, che nel 2012 ha vinto come miglior film ed era prodotto in Francia ma che, in realtà, era un film muto in bianco e nero.
Non resta che chiedersi: ricorderemo Bong Joon-Ho anche dopo Parasite?
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