Assassinio sull’Orient Express, la trama e il finale del film tratto dal celebre romanzo di Agatha Christie
Avete presente Agatha Christie, la regina del giallo? Uno dei suoi più importanti romanzi è Assassinio sull’Orient Express, pubblicato nel 1934: già nel 1974, il cinema provò a realizzare una trasposizione con con Albert Finney nelle vesti di Hercule Poirot. Tanti anni dopo, nel 2017, al cinema è arrivata un’altra trasposizione, diretta, prodotta e interpretata da Kenneth Branagh. Il film vede un cast corale degno di nota, da Penelope Cruz a Johnny Depp, da Michelle Pfeiffer a Daisy Riley. Vediamo qual è la trama del film e come finisce.
Assassinio sull’Orient Express: la trama del film
Come ogni storia di Agatha Christie, anche Assassinio sull’Orient Express parte con un omicidio, un ricco uomo d’affari è stato trovato assassinato a bordo di uno sfarzoso treno che attraversa l’Europa in pieno inverno. Il detective Hercule Poirot deve scoprire chi tra i passeggeri è l’assassino, prima che colpisca ancora.
Il treno è costretto a fermarsi nel mezzo del nulla a causa della fitta neve che cosparge i binari. I passeggeri a bordo, riuniti nel vagone ristorante, apprendono dell’omicidio consumatosi durante la notte: la vittima si chiamava Ratchett, un gentiluomo americano pugnalato nel suo scompartimento. I passeggeri iniziano a credere che, a causa della neve, l’assassino sia ancora a bordo del treno e che si nasconda tra di loro. A interrogare i presenti sarà il celebre detective nato dalla penna di Agatha Christie.
Assassinio sull’Orient Express: come finisce
Dopo le prime indagini, Poirot insieme a Bouc capisce che ad assassinare Ratchett è stata soltanto una persona, perché Caroline Hubbard testimoniadi aver visto un uomo nel suo scompartimento la scorsa notte. Poirot scopre poi che Ratchett era collegato al rapimento di Daisy Armstrong, figlia del colonnello John Armstrong, tenuta in ostaggio e poi uccisa. Ratchett in realtà era il suo assassino, John Casseti. La morte di Daisy aveva provocato un terribile shock alla madre, Sonia: la donna all’epoca era incinta ma non era riuscita a portare a termine la gravidanza ed era morta di parto prematuro. La famiglia Armstrong, sfortunata, perse anche il suo ultimo esponente: il padre, subendo troppa pressione da tutta quella morte, decise di uccidersi e la colpa ricadde su una cameriera di casa Armstrong, Susanne, arrestata e dichiarata colpevole. Anche quella donna, che in realtà era innocente, decise di togliersi la vita.
Poirot continua le indagini e ritrova nello scompartimento di Caroline un bottone dell’uniforme di conduttore. La signora Hubbard viene però pugnalata alla schiena. Sopravvive ma non riesce a individuare il colpevole. Analizzando la faccenda, Poirot scoprirà che molti passeggeri sono collegati alla tragedia della famiglia Armostrong, quindi sono tutti possibili sospettati. Dopo una disavventura con una pallottola, Poirot costringe i passeggeri a scendere dal treno e offre loro due teorie su com’è morto Ratchett.
La prima è che l’assassino travestito da conduttore del treno ha ucciso l’uomo ed è fuggito. La seconda, più complessa, riguarda ogni passeggero, in qualche modo legato alla famiglia Armstrong, a Susanne e al suo processo. Tutti avevano dunque un movente per uccidere Ratchett. La verità esce a galla: Caroline Hubbard in realtà è Linda Arden, un’attrice di teatro nonché madre di Sonia Armstrong che ha assoldato i 12 passeggeri del treno per uccidere e pugnalare a turno Ratchett. Caroline è stata pugnalata, vero, ma era soltanto per fare scena e dare credito alla sua storia.
A quel punto, Caroline gli intima di lasciar andare gli altri, che sono brave persone in fin dei conti, e di vedersela solo con lei. Poirot allora allunga la pistola e chiede loro di scegliere: di spararlo o di prendersi le proprie responsabilità, perché lui non può mentire. Caroline allora prende la pistola, la punta verso di lui e poi la rivolge a se stessa e preme il grilletto. La pistola, però, è scarica. Poirot voleva capire fin dove volevano arrivare. Il detective è combattuto sul da farsi. Quando poi arriva la polizia jugoslava, l’uomo decide di presentare la teoria del killer solitario e si lancia in un lungo monologo sulla vendetta, che porta soltanto ad altra vendetta ed è un circolo vizioso troppo pericoloso. Poirot si augura che i 12 passeggeri possano finalmente lasciarsi il passato alle spalle e guarire. Arrivato in Jugoslavia, l’uomo viene poi fermato da un messaggero che gli chiede di andare a indagare su una morte sul Nilo.
Assassinio sull’Orient Express vi aspetta mercoledì 18 marzo 2020, dalle ore 21:25 su Rai 1 in prima tv.