Andrea Giambruno, il compagno del premier Giorgia Meloni, torna a Roma. Condurrà da settembre un programma Diario del giorno del Tg4, in onda dal lunedì al venerdì. “È un favore personale che l’azienda mi fa — spiega al Corriere della Sera — ed è un premio per avere, con tutta la squadra, aumentato e consolidato gli ascolti e fidelizzato il pubblico”.
Poco dopo la vittoria delle elezioni, Giambruno aveva lasciato la conduzione di Studio Aperto per “non essere passibile di critiche”, ma oggi si dice più sereno: “Anche se per qualcuno sono paracadutato o raccomandato, ho dimostrato che, di tv, qualcosina capisco. Sono quasi vent’ anni che la faccio. Primo giorno a Telenova, a 22 anni, mentre ancora studiavo all’università Cattolica”.
È pensando a lei che mi attaccano sostenendo che “sparimento” è una parola che ho usato, ma non esiste. “Sparimento” c’è nel dizionario italiano: “Quella tristissima nuova dello sparimento della contessina”, scrive Ippolito Nievo. Almeno l’italiano lo conosco, ma con me tanti stanno a fare il comitato di ascolto”.
Questi mesi da pendolare tra Roma e Milano non sono stati facili soprattutto perché hanno comportato la distanza dalla figlia Ginevra, nata sette anni fa. “Dal lunedì al giovedì non ho potuto occuparmi di mia figlia e tutti sappiamo quanto lavora la sua mamma. Ho avuto la speranza che qualcosa cambiasse perché non è bello sentirsi dire “papà non ci sei mai” o che a scuola vada a prenderla qualcun altro. A Milano, mia figlia mi manca”, ha confidato Giambruno che ha risentito molto della lontananza in momenti importati per la bimba, come il saggio di danza la festa di fine anno, la festa del papà a scuola: “Non è che viene giù il mondo, per carità, la bimba è serena e cresce bene. Solo, spiace non esserci”.