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Agnese Ciulla, chi è “la grande madre” interpretata da Isabella Ragonese nel film Tutto il giorno davanti

Di Giulia Angeletti
Pubblicato il 10 Mar. 2020 alle 16:59

Agnese Ciulla, chi è “la grande madre” interpretata da Isabella Ragonese nel film Tutto il giorno davanti

Martedì 10 marzo in prima serata su Rai 1 va in onda Tutto il giorno davanti, film che racconta l’emozionate storia di una vita eccezionale, quella di Agnese Ciulla, interpretata da Isabella Ragonese (che, nella pellicola, ha il nome di Adele Cucci). Assessore alle Politiche sociali di Palermo dal 2012 al 2017 nella giunta di Leoluca Orlando, Agnese è stata soprannominata “la grande madre” dopo essersi presa cura di centinaia di giovani sbarcati sulle coste siciliane nel maggio del 2014 e che, “etichettati” come “minori non accompagnati”, fuggivano da guerre e miseria per raggiungere una terra che potesse dargli delle nuove speranze e una nuova vita.

La sua storia, oltre che nel film di Luciano Manuzzi, è stata raccontata nel libro, scritto dalla stessa Agnese Ciulla a quattro mani con anche Alessandra Turrisi, La grande madre, edito da Sperling & Kupfer e uscito nel 2019. Ma chi è Agnese Ciulla? Vediamo qui di seguito di conoscere meglio questa donna e le sue gloriose imprese.

Tutto il giorno davanti: trama, cast e streaming del film su Rai 1

Agnese Ciulla, chi è “la grande madre” siciliana

Oggi quasi cinquantenne, Agnese Ciulla è stata, come anticipato, Assessore alle Attività sociali del Comune di Palermo in un periodo denso di sbarchi di migranti sulle coste della Sicilia. Diverse persone, proprio come accade tutt’oggi, fuggivano dalle guerre e dalla fame per andare alla ricerca di un futuro e, tra questi, anche tanti ragazzi e ragazze ancora minorenni e senza più un passato, una famiglia, un padre o una madre con cui ricominciare.

È questo l’incipit di La grande madre, che racconta come per Agnese sia cominciato tutto: era il maggio 2014 e, appunto, 358 migranti sbarcavano nel capoluogo siciliano e tanti di questi erano dei “minori non accompagnati” che sarebbero stati abbandonati al loro destino. Agnese – grazie al cui lavoro si deve, nell’aprile 2017, l’approvazione della legge 47, la quale sancisce il rispetto dei diritti dei minori stranieri non accompagnati al pari di quelli dei minori di cittadinanza italiana e dell’Unione Europea – si è occupata di questi ragazzi sfortunati diventando, battaglia dopo battaglia, la loro tutrice legale.

Il suo è un impegno che è nato nel corso degli anni 90′, quando Agnese si occupava dei ragazzi del quartiere Brancaccio, cercando di tenerli lontani dalla mafia e dal malaffare. In seguito è divenuta membro della giunta Leoluca e ha iniziato a prendersi cura di quei minori come Bandiougou Diawara, 17 anni, che, come raccontato nel libro scritto con Alessandra Turrisi, “dal Mali è arrivato su un barcone, ha vinto una borsa di studio per un collegio importante e ora ha davanti un futuro da cittadino del mondo, oppure Said, arrivato in pessime condizioni di salute e operato con successo”.

Madre di una bambina di 12 anni e di un ragazzo di 18, Agnese ha deciso di dedicare la sua vita, le sue energie, ai minori più sfortunati, rimasti senza una guida e, come tali, pronti a fare “una brutta fine”. Il film, Tutto il giorno davanti, in cui il suo personaggio è interpretato da Isabella Ragonese, descrive proprio l’impegno e il sacrificio di crescere i propri figli, vivere la propria vita, mentre contemporaneamente si cerca di salvare tante altre vite, anche a costo di mettere a rischio la propria. “Nel 2015 mi hanno dato la scorta. Mi è stata assegnata – ha raccontato Ciulla in un’intervista a Donna Moderna – dal comitato per l’ordine e la sicurezza presso la Prefettura dopo che si erano verificati continue occupazioni, tentate aggressioni da parte dei cittadini per motivi legati a emergenza abitativa, mancanza di lavoro e situazioni di disagio”. E questo anche se Agnese e il suo assessorato hanno sempre “cercato di integrare il flusso migratorio nella vita dei palermitani, non come un’emergenza da tamponare, ma come un’opportunità di sviluppo”.

Ad oggi a Palermo ci sono 50 tutori legali, tutti volontari, che cercano di proseguire la missione di Agnese che, terminato il mandato da assessore, attualmente si occupa di dare assistenza a persone senza fissa dimora (e non solo in Sicilia).

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