Dal 30 novembre su Netflix arriva la nuova serie tv italiana Baby. I sei episodi raccontano la vita segreta di un gruppo di adolescenti romani. La serie è ispirata al caso delle baby prostitute del quartiere Parioli di Roma che qualche anno fa balzò agli onori della cronaca.
La serie originale italiana, prodotta da Fabula Pictures, è diretta da Andrea De Sica e Anna Negri. A muoversi sul set sono Benedetta Porcaroli, Alice Pagani, Riccardo Mandolini, ma anche Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi e Paolo Calabresi.
“Se hai 16 anni e vivi nel quartiere più bello di Roma sei fortunato. Il nostro è il migliore dei mondi possibili… per quanto sia tutto così perfetto, per sopravivere abbiamo bisogno di una vita segreta”. Comincia così il trailer della serie e infatti i sei episodi si snodano proprio attorno a questi due pilastri: la Roma bene sullo sfondo e i segreti del gruppo di ragazzi protagonisti.
La trama
Tutti gli adolescenti provengono da famiglie borghesi, frequentano la Roma bene, ma vivono i drammi di tutti i ragazzi della loro età. Alla ricerca forsennata della propria identità, i protagonisti vivono tra intrighi amorosi e segreti condivisi. Le storie personali si intrecciano e danno vita a una serie dalla quale emerge il forte desiderio di amore di tutti i soggetti in campo, sia giovani che adulti.
La serie è stata ideata da un collettivo di scrittorei, i GRAMS, composto da cinque giovani autori: Antonio Le Fosse, Re Salvador, Eleonora Trucchi, Marco Raspanti e Giacomo Mazzariol.
Le baby squillo dei Parioli
Sullo sfondo i fatti di cronaca dello scandalo delle baby prostitute di 15 e 16 anni che nel 2014 è finito su tutti i giornali. Le ragazzine studentesse si prostituivano in un appartamento ai Parioli, quartiere bene della capitale.
Dietro di loro, papponi e la Roma criminale, ma anche i genitori delle ragazzine pare fossero a conoscenza di quello che facevano le figlie. La madre della più giovane è stata intercettata mentre si allarmava per gli “introiti” che diminuivano. Quindi, non solo la madre dell’adolescente sapeva, ma spingeva la figlia a prostituirsi, facendo affidamento mensilmente sugli introiti provenienti dai rapporti sessuali della figlia.
Le due venivano adescate da alcuni uomini che trattenevano una percentuale dei guadagni e procuravano loro i clienti, tra cui imprenditori e politici, come Nicola Bruno e Mauro Floriani, il primo figlio del senatore di Forza Italia Donato Bruno e il secondo marito di Alessandra Mussolini.
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