“Siete pronti con i pop-corn e le patatine?” Ha aperto così Alfonso Signorini la puntata di ieri sera del GfVip. Una puntata che, a dire il vero, come unico accompagnamento avrebbe richiesto un bel cocktail di antiacidi e digestivi. La serata è iniziata con l’annuncio roboante dell’arrivo di un ospite di quelli da far tremare Cinecittà: sua maestà Mario Balotelli. Sì, perché il calciatore bresciano, al momento senza una squadra, è ormai un abituè del reality di Canale 5. La sua missione a oggi non sono goal e coppe ma riuscire in un’impresa ancor più ardua: rendere visibile a milioni di italiani la presenza di suo fratello nel cast del programma.
Da quando infatti ha varcato la famosa porta rossa, il buon Enock pare aver indossato il mantello dell’invisibilità di Harry Potter. Mai una presa di posizione, mai una dinamica che lo abbia visto non dico protagonista ma comprimario, ma che dico comprimario, comparsa. Zero. Ah no scusate, dimenticavo, c’è stato il litigio con Miriam Catania che una sera ha osato invitarlo con un po’ di insistenza a ballare suscitando la sua ira funesta al grido di “Non sono il tuo burattino!”. Brividi. Unico episodio in un mese e mezzo a suscitare una reazione del nostro, che non oso pensare come reagirebbe se mai la Milly nazionale un giorno avesse l’ardire di invitarlo “sotto le stelle”: Hulk scansate. A parte questo exploit ci troviamo di fronte a una prestazione di mimetismo tale da garantirgli di non essere a oggi mai stato nominato. Non è che sia insostituibile, è che te lo dimentichi.
Almeno fino a quando, a cadenze regolari come una tassa da pagare, gli autori non decidono di ricordarci il motivo per cui il ragazzo è nella casa: ossia il suo illustre fratello. Una volta è il collegamento con Mario, una volta il tweet di Mario, un’altra il videomessaggio di Mario, e potevano forse privarci di una sua incursione nella casa in carne e ossa? Ieri il fatidico momento è arrivato. Signorini per tutta la serata ha continuato a ricordarcelo con proclami sobri e misurati del tipo “Sta per accadere una cosa incredibile” con tanto di striscia che scorreva in sovrimpressione a preannunciare “Enock non sa che sta per incontrare suo fratello Mario Balotelli”.
Poi finalmente Super Mario appare davanti alla casa e il conduttore gli domanda: “Come lo vedi Enock?”. E qui penso che tolto il “come” la domanda sarebbe stata perfetta. La risposta poi è così avvincente da ricordarmi i commenti generalgenerici da dopopartita e già pregusto le elettrizzanti emozioni che ci regalerà l’imminente incontro. Ancora non so che tra poco rimpiangerò questo momento.
Poco dopo Enock viene chiamato in confessionale per un motivo del tutto inusuale. Qualcosa del tipo: “Ma parliamo di te: quanto è importante Mario nella tua vita?”. Un copione visto e rivisto ma stavolta il fratellone famoso è in giardino. Il concorrente va fuori, i due si guardano, ridono, e superMario ci regala le attese emozioni rivolgendosi al fratello con una sequenza che suona pressappoco così: “Vaffanculo” – risate – “Scemo” – risate – “Quanto sei stupido” – risate – “Oh come stai?” – ovviamente risate. A quel punto pensa bene di fare una videochiamata dal suo cellulare per far salutare Enock ai genitori: noi a casa non sentiamo né vediamo nulla, Enock non sente nulla, in studio non capiscono nulla. Poi finalmente la videochiamata finisce. Ma il supplizio ancora no. Tra una risata e l’altra il calciatore si lascia scappare “Ho bevuto tre gin, sto malissimo”. Ma sapessi noi Mario. Poi Balotelli si siede e pensa bene di leggere al fratello e a milioni di spettatori l’elenco di amici, parenti e conoscenti che lo salutano da fuori. Roba che mi sono trovata a rimpiangere l’incursione nella casa di Antonio Zequila della scorsa settimana. Così è un po’ troppo persino per Signorini, che cerca di dare un senso a quel momento. “Mario, tuo fratello ha detto che non potrebbe vivere senza di te, che sei la sua gamba destra”. Risate (ma perché?) – “E io sono la sua gamba sinistra” – risate. Il conduttore ci riprova: “Raccontami qualcosa di voi”; il calciatore glissa: “Sai che io sono qui solo per mio fratello…”. E lo sappiamo bene. E pensa un po’, lui è lì solo per te.
A quel punto persino Signorini azzarda un “Eh lo so ma siamo in televisione…” e così, alla ricerca disperata di un argomento, chiede agli inquilini se vorrebbero Balotelli nella casa. Tutti d’accordo compresa Dayane Mello: “Mario – dice Alfonso guidando a fari spenti nella notte – hai sentito cosa ti ha detto Dayane? Che ti vuole dentro, cosa rispondi?”. E qui arriva l’emozione che Signorini ci aveva a lungo promesso, peccato si tratti di sgomento. “Dayane mi vuole dentro e poi mi dice basta basta che mi fai male“. Sguardo atterrito dei concorrenti, breve silenzio e questo macigno di volgarità e sessismo resta lì, piazzato sul nostro stomaco, mentre il terrificante siparietto continua con un Balotelli che rimprovera il fratello per i suoi capelli e chiede incredulo come sia possibile che lì dentro non abbiano un parrucchiere. Roba da non dormirci la notte in effetti. Il tempo di un’altra uscita delicatissima (“Io so’ Siffredi, ce l’ho più grosso” rivolto a Francesco Oppini”) e finalmente l’agonia finisce.
Ma sì, non diciamo nulla perché tanto è Balotelli #GFVip pic.twitter.com/kBIu06y6Dd
— live (@nonecapate) October 23, 2020
Ma solo momentaneamente perché circa un’ora dopo ci ritroviamo il soave oratore nella casa a sorseggiare un drink per il gran finale. A quel punto Signorini con faccia seria, certamente avvisato della bufera che si stava scatenando sul web, comunica: “Mario, che ha regalato a tutti una grande emozione (sì, ha detto proprio così), ha fatto una battuta molto sgradevole e fuori luogo su Dayane e vorrei chiedesse scusa”. “Non so di cosa state parlando, chiedo scusa, Dayane lo sai che ti voglio bene” è la risposta. Ragazzi, qui parliamo di un programma che ha visto botolare gente che si è lasciata scappare una mezza bestemmia alle 3 di notte davanti a un pubblico di 30 persone e che l’anno scorso ha crocifisso in prima serata Salvo Veneziano per delle frasi volgari e sessiste del medesimo livello, spedendo lui e i suoi compagni in un Centro antiviolenza. Stavolta no, davanti a cotanto personaggio la pratica si risolve con una tiratina d’orecchie all’una di notte e voilà, la pantomima è servita: la cosa importante è che ora Supermario possa brindare coi vipponi.
Vi faccio compagnia anche io da casa, con una Citrosodina doppia.
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