Il nuovo film-documentario di Nanni Moretti, Santiago, Italia chiude la 36esima edizione del Torino Film Festival. L’ultimo lavoro del regista romano sarà in sala dal 6 dicembre, distribuito da Academy Two.
Santiago, Italia racconta quello che accadde dopo l’11 settembre del 1973, il giorno del golpe in Cile che pose fine al governo di Salvador Allende e segnò l’inizio del regime di Pinochet. Attravero parole e testimonianze dei protagonisti di quei giorni, Nanni Moretti ricostruisce la storia incentrandosi sul ruolo rivestito in quel frangente dall’ambasciata italiana a Santiago.
L’ambasciata, infatti, diede rifugio in quei giorni a centinaia di oppositori del regime militare del generale Pinochet, che riuscirono a scappare dal Cile e a raggiungere il nostro paese. Il film è prodotto da Sacher Film, Le Pacte, Storyboard Media e Rai Cinema.
Tre Piani
E intanto il regista romano sta lavorando anche a un altro film. Non sappiamo quasi nulla del nuovo lavoro di Nanni Moretti, l’unica certezza per ora è il titolo. Si chiamerà Tre piani il tredicesimo lavoro dietro la cinepresa del regista e attore romano.
Attorno a Tre piani ancora tanto mistero, ma il sospetto forte è che questo film è pronto a segnare un momento rivoluzionario nella vita professionale di Moretti. Se non fosse altro perché il regista lo costruisce su un lavoro non suo, cosa più unica che rara nella carriera morettiana.
Tre piani è infatti il quinto romazo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo, del 2015, uscito in Italia nel 2017. Il regista romano, affascinato dalla trama, ha scelto di cimentarsi nel riadattamento per il cinema delle pagine di Nevo e da Tel Aviv la storia raccontata si sposta a Roma.
Ancora non sono trapelati dettagli su come Moretti traslerà la storia raccontata sulle pagine di Nevo tra le vie della capitale. Quel che sappiamo è che la trama dell’israeliano si snoda sui tre piani di una palazzina della città israeliana, in cui vivono le tre famiglie protagoniste.
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