Ghali sulla sua canzone: “È necessario prendere una posizione”
Dopo essere stato accusato di propaganda anti-israeliana dalla comunità ebraica di Milano, Ghali replica alle polemiche suscitate dal brano Casa mia, la canzone che Ghali ha presentato alla 74esima edizione del Festival di Sanremo.
Con un post pubblicato sul suo profilo Instagram, infatti, il cantante ha scritto: “Sto leggendo in rete appelli, commenti, rispetto al testo della mia canzone. Sono venuto a Sanremo per portare un messaggio, non ho ne il ruolo ne l’ambizione di risolvere una questione internazionale. Ma se la mia esibizione porta a ragionare sull’irragionabile, se la mia canzone porta luce su quello che si finge di non vedere allora ben venga. Non si può andare oltre. È necessario prendere una posizione perché il silenzio non suoni come un assenso”.
Ghali, infatti, era stato ferocemente criticato da Walker Meghnagi, presidente della comunità ebraica di Milano, che all’indomani della sua esibizione sul palco dell’Ariston aveva dichiarato: “Ghali ha proposto una canzone per gli abitanti di Gaza, ma a differenza di Ghali non possiamo dimenticare che questa terribile guerra è il prodotto di quanto successo il 7 ottobre. Dopo che i terroristi di Hamas, che controllano Gaza, superano il confine legalmente riconosciuto di Israele e sterminano in sole due ore oltre 1.400 ebrei, con donne stuprate e mutilate, le ragazze davanti ai propri genitori e le madri davanti ai propri figli, neonati bruciati vivi nei forni a microonde, bambini ammazzati a freddo uno per uno, disabili e anziani massacrati senza pietà”.
E ancora: “Non possiamo accettare che nella nostra Italia, nel paese dei nipoti di quanti hanno stilato le Leggi Razziali, si possa spacciare una tale propaganda antisraeliana, in prima serata, sulla televisione pubblica”.