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Sanremo 2020, stop della Rai a Rula Jebreal. Faraone (Iv): “È discriminazione di Stato”

Amadeus e Rula Jebreal

La questione sarà portata in commissione Vigilanza. Lo annuncia il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 5 Gen. 2020 alle 13:44 Aggiornato il 5 Gen. 2020 alle 13:49

Sanremo, la Rai dice no a Rula Jebreal diventa scontro politico

La Rai ha detto no alla proposta di Amadeus, direttore artistico di Sanremo 2020, di avere al suo fianco nel ruolo di co-conduttrice la giornalista palestinese naturalizzata italiana Rula Jebreal.

A rivelarlo è il quotidiano Repubblica. A pesare sulla decisione dei vertici della Tv di Stato sarebbero state le critiche scatenate sui social dai sovranisti dopo la notizia diffusa da Dagospia.

La Rai avrebbe detto no alla presenza di Rula Jebreal a Sanremo per evitare che durante il Festival si parli più di attualità e politica che di canzoni.

Sulla questione è intervenuto il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone che dichiara: “Dieci donne a Sanremo2020 ma non Rula Jebreal. Nessuno spazio ad una nuova italiana di successo. Nella narrazione sovranista stona e anche parecchio. La Rai, la tv pubblica, si piega al diktat di Salvini. Credo sia semplicemente vergognoso. Ho deciso di portare il caso in vigilanza Rai ed intanto denuncio pubblicamente un’autentica discriminazione di Stato. Non possiamo stare zitti”.

Anche la senatrice Pd ed ex ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli interviene sul caso diventato politico: “Leggo con sgomento che, nonostante anche il conduttore e direttore artistico della kermesse canora Amadeus si fosse detto entusiasta dell’iniziativa e fossero già da tempo partite le trattative con l’ex First Lady, inspiegabilmente tutto si sarebbe fermato. Chi ha posto il veto? La Rai cosa ha da dire?”.

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