Non è trascorso nemmeno un mese da quando sul palco dell’Ariston è calato il sipario e già tra i corridoi di viale Mazzini corrono i primi rumors sui possibili nuovi presentatori di Sanremo 2020, settantesima edizione della kermesse musicale. Tra i nomi più gettonati spuntano quelli di Amadeus e Antonella Clerici.
Dopo la coppia – un po’ deludente – Claudio Bisio-Virginia Raffaele, potrebbe arrivarne una molto promettente. Entrambi sono molto amati dal pubblico della Rai, da anni rappresentano ormai una sicurezza nel palinsesto delle reti delle tv pubblica. Antonella Clerici è stata la colonna portante delle mattinate di Rai 1 con la sua Prova del cuoco, con cui gli italiani hanno imparato ad apprezzarla sempre più. Il suo nome, poi, non sarebbe affatto nuovo nell’ambiente sanremese, vista anche la conduzione di Sanremo Young.
Ma anche Amadeus ha alle spalle una carriera solida, in cui ritroviamo anche la conduzione di diversi Capodanno all’insegna della musica. In più, il conduttore di Rai 1 è stato in grado di portare alla ribalta trasmissioni come Ora o mai più, il programma che porta sul palco, ancora una volta, a distanza di anni, le stelle della musica italiana ormai dimenticate. Non una sfida facile, che il conduttore ha superato alla grande.
Insomma, una coppia che piace e che potrebbe dare tanto alla seguitissima kermesse di musica italiana. Se sui conduttori gli indizi sembrano portare tutti nella direzione di Antonella Clerici e Amadeus, la matassa da sbrigliare resta quella del direttore artistico, cuore pulsante del Festival di Sanremo.
Dopo le due edizioni affidate al cantante romano Claudio Baglioni, probabilmente il timone passerà nelle mani di qualcun altro. I nomi dei big della Rai di cui si vocifera a viale Mazzini sono sempre i soliti: Pippo Baudo – sempre una garanzia per il festival di Sanremo – ma anche Carlo Conti, grande colonna della tv del servizio pubblico. Ma anche Gianni Morandi, un ibrido, a metà tra il mondo della musica e quello dello spettacolo, amatissimo dal pubblico (sorprendentemente, anche da quello più giovane).
Qualcuno dice che una commissione formata proprio dai tre potrebbe essere la carta vincente per la scelta delle canzoni, mentre lo scettro del direttore artistico andrebbe nelle mani di una quarta persona, magari una figura autorevole, prestigiosa e che piaccia. Ancora non si sa nulla a proposito, ma, in effetti, è ancora presto per avere certezze.