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Sanremo 2019, Guccini sulla polemica tra Baglioni e Salvini: “L’anno scorso la mia canzone sui migranti era stata bocciata”

La critica del cantautore modenese al direttore artistico del Festival: "La cantava Iacchetti e anche bene. Si vede che non è piaciuta"

Di Carmelo Leo
Pubblicato il 28 Gen. 2019 alle 11:55 Aggiornato il 4 Feb. 2019 alle 15:27

SANREMO 2019 GUCCINI CONTRO BAGLIONI – Il Festival di Sanremo 2019 è sempre più vicino, ma da settimane continua a tenere banco la polemica a distanza sorta tra Claudio Baglioni e il ministro dell’Interno Matteo Salvini a proposito dei migranti.

Il direttore artistico di Sanremo, infatti, ha espresso parole molto dure sul momento politico dell’Italia, ricevendo la risposta piccata del vicepremier. Nonostante i due diretti interessati, dopo una telefonata, abbiano poi chiarito la questione, il tema è rimasto aperto e ha continuato a far discutere sia sui social, sia nei palazzi Rai.

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Un nuovo intervento sull’argomento è arrivato in questi giorni da un grande collega di Claudio Baglioni, Francesco Guccini. Il cantautore modenese, in un’intervista a Le Parole, ha raccontato infatti di aver presentato, l’anno scorso, un proprio brano su un tema simile.

“Era una canzone sui migranti – ha rivelato l’autore, tra gli altri, di grandi successi come Dio è morto, Vedi Cara e l’Avvelenata – ed è stata bocciata. Non so se è stato il compagno Baglioni o chi per lui. La cantava Enzo Iacchetti e l’ha anche cantata bene. Si vede che non è piaciuta”.

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Dopo l’esclusione da Sanremo, il brano (che si intitola proprio “I migranti”) è stato portato nei teatri di tutta Italia proprio da Iacchetti, che lo ha inserito all’interno di uno dei suoi spettacoli. Lo scorso anno inoltre lo stesso Iacchetti, dal bancone di Striscia La Notizia, aveva commentato così la non ammissione della canzone al Festival: “È stata accettata, ma nel senso di accettata con l’accetta”.

Le parole di Guccini lasciano trapelare dunque il dubbio che Baglioni abbia cambiato solo recentemente idea sul tema dell’immigrazione, soprattutto alla luce della forte presa di posizione assunta durante la conferenza stampa di presentazione del Festival.

Ma, ovviamente, è altrettanto possibile che il “no” alla canzone del “Maestrone” non sia dovuto a motivi politici, ma si tratti solo di una scelta musicale.

Dal direttore artistico del Festival, immerso nelle prove per la kermesse in programma su Rai 1 dal 5 al 9 febbraio 2019, non è ancora arrivata una risposta.

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