Paolo Kessisoglu: “Luca Bizzarri? Gli voglio bene, ma ho amici più vicini”
Dal rapporto con il collega Luca Bizzarri alla sua associazione no profit: l’attore, comico e conduttore Paolo Kessisoglu si racconta in un’intervista al Corriere della Sera.
L’occasione, come detto, è la presentazione di “C’è Da Fare”, che si occupa di disagio psicologico negli adolescenti. Il nome viene da un canzone omonima che l’interprete ha composto per la sua Genova: “Avevo cominciato a leggere materiale sugli effetti del Covid negli adolescenti. Con una figlia, ero molto attento. Mia moglie è la direttrice generale, oltre a essere cofondatrice. L’impulso è stato suo. Condividere progetti nella coppia è molto importante, direi che è fondamentale”.
Nel progetto non è coinvolto Luca Bizzarri, collega da una vita di Paolo Kessisoglu: “No, teniamo separate le nostre vite individuali. Ho amici più vicini, sebbene Luca sia una persona che stimo sul piano professionale, e gli voglio bene. Ma le nostre vite sono separate”.
Il conduttore, poi, ricorda la sua esperienza a Sanremo, nel 2011, vissuta proprio al fianco di Luca Bizzarri e di Gianni Morandi: “È un’esperienza folle: è come se per 20 giorni ti mettessero dentro un manicomio, non esiste nient’altro. Prima di salire sul palco mi tremavano le gambe. Di quel Festival ricordo il pianto a dirotto mio e di Luca alla fine, e poi Gianni Morandi che non si trovava perché era andato a fare un bagno di folla”.
Paolo Kessisoglu, poi, racconta di essere vegetariano “però più inclusivo. La bistecca non la mangio, ma magari a un aperitivo posso prendere una fetta di salame. Il pesce lo mangio solo fuori”.