Omicidio sul set, Alec Baldwin rischia fino a cinque di carcere
Alec Baldwin rischia di passare fino a cinque anni in carcere per omicidio colposo. L’accusa, formalizzata dalla procura di Santa Fe, riguarda l’uccisione della direttrice della fotografia Halyna Hutchins, colpita a morte con una pistola durante le riprese del film “Rust”, di cui Baldwin era produttore oltre che protagonista. Ad azionare il grilletto era stato lo stesso attore, ignaro che l’arma fosse caricata con un proiettile vero.
Assieme alla star, sono stati incriminati anche l’armiera della produzione, Hannah Gutierrez-Reid, mentre l’assistente alla regia, David Halls, ha patteggiato una condanna alla libertà vigilata.
Secondo l’accusa, la tragedia non si sarebbe consumata se Baldwin avesse eseguito i controlli di sicurezza obbligatori con la co-imputata Gutierres-Reid e se non avesse puntato la pistola contro la Hutchins. “Questa sconsiderata deviazione dagli standard noti, dalla prassi e dal protocollo ha causato direttamente la sparatoria fatale”, ha detto Robert Shilling, investigatore della procura di Santa Fe, secondo cui Baldwin, era distratto durante l’addestramento all’uso delle armi da fuoco perché era al telefono con i familiari. “Baldwin sapeva che la prima regola per la sicurezza delle armi è di non puntare mai una pistola contro qualcuno a cui non intendi sparare”, ha aggiunto Shilling. Nella sua deposizione Gutierrez-Reid, all’epoca 25enne, si è lamentata che Baldwin e la troupe non avevano preso sul serio le sue insistenze riguardo l’addestramento. “Da noi nessuno è al di sopra della legge”, ha sottolineato la procuratrice Mary Carmack-Altwies.
Le riprese del film intanto continuano, a un anno e tre mesi dai fatti. La produzione si è spostata dal New Mexico alla California ma alla regia è rimasto ancora Joel Souza, colpito di striscio nell’incidente dell’ottobre 2021. Matthew Hutchins, il vedovo di Halyna, è diventato produttore esecutivo della pellicola, ma dal set sono sparite le armi vere.