Neri Marcorè: “La vittoria di Trump? È il trionfo dell’ignoranza”
Protagonista dello spettacolo teatrale Sherlock Holmes, in programma al Brancaccio di Roma, l’attore Neri Marcorè parla della sua carriera ma anche di alcuni importanti avvenimenti politici come la vittoria di Donald Trump alle elezioni statunitensi.
Intervistato da Leggo, l’interprete afferma in merito allo spettacolo: “Sono sempre io, ma con la voglia di variare, di avere stimoli artistici diversi, perché ripetere sempre le stesse cose rischia di annoiare me e il pubblico. In ogni ambito, comunque, mi sento ‘british’ come il personaggio di Sherlock Holmes. Non sono un appassionato di gialli, ma ho la tipica flemma britannica”.
Lo spettacolo è un musical nel quale Neri Marcorè recita, ovviamente e canta “anche alcuni brani. Ma non ballo: in realtà, ero disponibile a farlo ma purtroppo non è stato previsto. Peccato, sono sicuro che avrei fatto bella figura, non avrei avuto paura di lanciarmi. Forse, avevano paura loro che fossi troppo bravo”.
Su quale sia lo stato di salute del teatro, del cinema e della tv, l’attore risponde: “La tv ha ancora molto potere ma è sempre più malata e politicizzata, sta perdendo fascino, non sperimenta più e puntando sugli indici di ascolto trascura la qualità dei programmi. Il cinema subisce la concorrenza delle piattaforme e delle fiction, oltre a quella del… divano di casa. Il teatro è la forma artistica che risente meno degli influssi del tempo, visto che esiste da millenni e continuerà sempre a esistere come luogo di libertà”.
Neri Marcorè, poi, non si dice sorpreso della vittoria di Donald Trump: “Nessuna sorpresa purtroppo: quel che si temeva è accaduto. La prova che siamo al tramonto della società solidale; è il trionfo dell’ignoranza, dell’arroganza e dell’egoismo”.