La madre di Nadia Toffa: “Prima che morisse le ho detto una bugia”
Sono passati quattro mesi dal 13 agosto 2019, giorno della morte di Nadia Toffa: la madre della giornalista de Le Iene, Margherita Rebuffoni, si prepara a passare il primo Natale senza di lei e, in un’intervista al Corriere della Sera, racconta nuovi dettagli sugli ultimi giorni di vita della figlia.
“All’inizio dell’estate – ha raccontato la donna, 71 anni, gli ultimi due passati totalmente accanto alla giornalista, per affrontare insieme quel glioblastoma che se l’è portata via a soli 40 anni – le ho raccontato una bugia: le ho detto che ero debilitata, che avevo bisogno di essere ricoverata alla Domus Salutis per delle cure. E le ho chiesto di venire con me, visto che avevamo promesso di non lasciarci”.
In realtà, ha spiegato la signora, quella era solo una scusa: “Avrei fatto qualunque cosa per accontentarla e lei mi ha permesso di accudirla. Le medicine però andavano controllate ogni giorno, era complicato. Nadia – ha continuato – non sapeva che quella è una struttura per malati terminali. È venuta a mancare lì. Il giorno prima mi sono accorta che era cambiata”. Non è la prima volta che la madre di Nadia Toffa racconta gli ultimi giorni e le ultime ore della figlia, ma lei stessa ammette che queste interviste le “fanno bene”, perché la fanno sentire “di averla accanto”.
“Lei – ha continuato la signora Margherita Rebuffoni – non lo ammetteva ma alla fine era molto debole. Non voleva più incontrare gli amici, per non farsi vedere ammalata”. Ed è tornata anche sull’ultima storia d’amore di Nadia Toffa: “Si era innamorata di un uomo, ma poi aveva allontanato anche lui con la scusa che non l’accompagnava a fare la chemio e la radio: non era vero. Lui aveva capito e aveva rispettato la sua decisione”.
Quest’anno, in casa Toffa, non ci sono decorazioni natalizie. La stessa Nadia “non era una fan del Natale”. Tuttavia “era bello ritrovarsi – ha spiegato la signora – adorava stare con i nipoti. Quest’anno festeggeremo qui, in famiglia, come abbiamo sempre fatto. Lei ci sarà. La sento, ho fede. Abbiamo parlato tanto del dopo, credeva nella reincarnazione. Diceva: ‘Mamma, meno male che ti ho incontrata. A te posso aprire l’anima’”.