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    Sinéad O’Connnor si converte all’islam e intona il richiamo alla preghiera | Video

    La cantante irlandese Sinéad O'Connor

    La cantante irlandese, che ha cambiato nome in Shuhada Devitt, ha annunciato di essere diventata musulmana con un video e alcuni post sui social network

    Di Massimo Ferraro
    Pubblicato il 26 Ott. 2018 alle 12:45 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:23

    La cantante irlandese Sinéad O’Connor si è convertita alla religione islamica e ha cambiato nome in Shuhada Davitt. Lo ha annunciato pubblicamente su Twitter, dove ha ringraziato “i fratelli e le sorelle musulmani” per averla accolta nella Umma, la comunità che unisce tutti i musulmani del mondo.

    La cantante 51 enne, diventata famosa nel 1990 con il singolo “Nothing compare 2 U”, aveva già cambiato legalmente nome nel 1992 in Magda Davitt. Ora ha cambiato anche religione, facendosi fotografare con un velo che le copre la testa.

    Sul suo profilo Youtube a nome “Magda Davitt”, ha aggiunto un video in cui canta l’adhan, il richiamo alla preghiera dei musulmani che intona il muezzin. Nel filmato di 3 minuti si lascia andare anche a un piccolo ballo, alzando le braccia al cielo. Poi si è scusata per il suo arabo: “Continuo a sbagliare la pronuncia, prometto che continuerò ad esercitarmi e migliorerò”.

    Sui social, per annunciare la sua conversione, l’artista ha condiviso un tweet: “Sono orgogliosa di essere diventata una musulmana. Questa è la naturale conclusione del viaggio di qualsiasi teologo intelligente. Lo studio delle Scritture porta all’Islam rendendo ridondanti tutti gli altri testi. Mi verrà dato un nuovo nome, sarà Shuhada”.

    Dopo il successo, O’Connor ha fatto parlare di sé più per il suo comportamento che per la musica. Nel 1992 si rifiutò di cantare l’inno statunitense e al Saturday night live strappò davanti alle telecamere la foto di Giovanni Paolo II, mentre diceva “Combatti il vero nemico” per sensibilizzare il pubblico sulle accuse di abusi sessuali da parte dei preti cattolici in Irlanda.

    Negli anni successivi ha confessato di soffrire di depressione e di aver tentato più volte il suicidio.

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