SIMONE CRISTICCHI SANREMO 2019 – La sua carriera ha preso il volo con “Ti regalerò una rosa”, brano che si è aggiudicato la vittoria al Festival di Sanremo 2007. Dodici anni dopo, Simone Cristicchi torna in gara per Sanremo 2019 con il brano “Abbi cura di me”.
Sapevate che Cristicchi è direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo dal 2017? O che ha pubblicato diversi libri (come “Il secondo figlio di Dio – Vita e morte di David Lazzaretti, l’ultimo eretico”, il suo primo romanzo)?
Vediamo insieme la vita privata e pubblica del cantante in gara per il Festival di Sanremo 2019.
Simone Cristicchi Sanremo 2019 | Vita Privata
Classe 1977, Cristicchi è il secondo di tre figli di un papà romano e una mamma delle Marche. Da ragazzino ha sviluppato una forte passione per i fumetti e ne ha dimostrato anche un valido talento che è stato riconosciuto dalla Comic Art: di fatto, a sedici anni gli è stato offerto un contratto come disegnatore per il Tiramolla che poi ha rifiutato per continuare gli studi al liceo.
L’amore per il disegno lo ha portato verso il corso di laurea in Storia dell’Arte (Università di Roma Tre), ma non ha mai terminato gli studi. Invece, Cristicchi si è dedicato – prima come obiettore di coscienza e in seguito come volontario – a prestare servizio presso un centro d’igiene mentale. Questa esperienza è stata illuminante per quel giovane Cristicchi che ha usato questo tema come perno portante della sua “Ti regalerò una rosa”, la canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2007.
Nel mentre, Cristicchi ha dimostrato di amare particolarmente il teatro (“Li Romani in Russia” è stato il suo secondo spettacolo teatrale) e il cinema (ha scritto le colonne sonore di film come “Cose dell’altro mondo” e “Rosso Istria).
A 41 anni, Simone Cristicchi è sposato con Sara, un’archeologa romana dalla quale ha avuto due figli (Tommaso e Stella).
Simone Cristicchi Sanremo 2019 | Carriera | Discografia | Sanremo | Libri
Il suo percorso musicale è iniziato sui palchi dei locali romani – Il Locale, The Place – frequentati da tanti altri cantautori (come Max Gazzè).
A 17 anni ha fondato il suo primo gruppo rock, poi a 20 ha scoperto la canzone d’autore. Ed è soltanto questione di tempo, prima che vinca il Premio SIAE nel 1998 grazie al brano “L’uomo dei bottoni”.
La sua fama si è estesa grazie all’apertura dei concerti di altri cantanti, come Max Gazzè e Niccolò Fabi, e ha subito un’impennata con il suo primo singolo “Elettroshock”, grazie al contratto con Carosello Records.
La strada per Sanremo è stata tracciata partecipando al programma “Destinazione Sanremo”, condotto da Pippo Baudo e Claudio Cecchetto, ma il brano “Leggere attentamente le istruzioni” è stato eliminato.
Un’altra delusione sul palco dell’Ariston è arrivata nel 2003, quando Cristicchi ha partecipato con “Studentessa universitaria” e si è visto stroncato dal direttore artistico Tony Renis. Nonostante il disappunto di Sanremo, con questo stesso brano Cristicchi si è aggiudicato la vittoria al Festival di Crotone (Una casa per Rino) e Musicultura Festival.
La pubblicazione del primo album è arrivata grazie a “Vorrei cantare come Biago”, un brano ironico ispirato al cantante Biagio Antonacci che gli ha aperto un varco verso la pubblicazione di “Fabbricante di canzoni”.
Un nuovo tentativo per Sanremo è stato fatto nel 2006: Cristicchi ha presentato “Che bella gente”, il brano dedicato a Mia Martini, arrivando al secondo posto in classifica nella categoria Giovani. L’autore ha cavalcato l’onda del successo pubblicando un nuovo brano – estratto da Fabbricante di canzoni – intitolato “Ombrelloni”, un singolo parodia per i classici tormentoni estivi, condito di espressioni colorite, che è andato incontro alla parziale censura radiofonica (come gli era già capitato in passato per il brano “Prete”, con la differenza che la censura fu applicata dalla casa discografica stessa).
Il grande e plateale successo è arrivato nel 2007: con “Ti regalerò una rosa” (che segna l’uscita del secondo album “Dall’altra parte del cancello”), Cristicchi si è riscattato sul palco dell’Ariston, vincendo la 57° edizione del Festival di Sanremo e aggiudicandosi ulteriormente il “Premio della Critica Mia Martini” ed il “Premio della Sala Stampa Radio-TV”. Nello stesso anno, il cantante si è dedicato alla scrittura e ha pubblicato “Centro di igiene mentale – Un cantastorie tra i matti”.
Dopo essersi esibito insieme ai Buio pesto (gruppo musicale), il cantante ha partecipato più volte al Festival di Sanremo: nel 2010, con il brano “Meno male” (canzone che ha anticipato l’uscita del terzo album “Grand Hotel Cristicchi”) che è arrivato in finale ma non si è aggiudicato la vittoria; nel 2013, con “La prima volta (che non sono morto)” e “Mi manchi”, brani che hanno anticipato l’uscita del quarto disco “Album di famiglia”; e infine nel 2018, ma soltanto come ospite, al fianco di Fabrizio Moro ed Ermal Meta, i quali si sono poi aggiudicati la vittoria del Festival.
Nel 2019, Cristicchi torna in gara a Sanremo con il brano “Abbi cura di me”.
Simone Cristicchi Sanremo 2019 | Twitter | Instagram
Si è iscritto a Twitter nel gennaio 2012 e la sua descrizione recita: “Sono nato così. Sono fatto così. Non posso guarire. Posso solo migliorare”. Simone Cristicchi, che dispone anche un sito web, è attivo su Twitter tanto quanto su Instagram e Facebook.