Avevano criticato Beatrice Venezi, definendola “inadeguata al ruolo” e giudicando la sua direzione d’orchestra “incoerente con l’esecuzione musicale” e per questo erano stati sospesi dal lavoro e dalla retribuzione ma ora i tre orchestrali della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana sono pronti a fare causa.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, la vicenda iniziata alla fine del gennaio scorso sulle pagine di Repubblica finirà probabilmente in tribunale. Allora, dopo essere stati diretti da Beatrice Venezi per due serate al teatro Politeama di Palermo, tre orchestrali avevano stroncato la 34enne.
“Ha solo complicato il nostro lavoro, sarebbe stato più facile suonare senza di lei”, aveva detto Claudio Sardisco, flautista dell’orchestra da quasi quarant’anni. “La scena se l’è presa lei, ma il lavoro ‘sporco’ lo abbiamo fatto noi orchestrali”.
“Il problema è che la vedi da fuori e ti sembra pure brava”, aveva osservato il violinista Luciano Saladino su Beatrice Venezi. “Poi però lavorandoci ti accorgi che non è in grado di seguire l’orchestra”.
“Chiunque venga a dirigerci merita la nostra professionalità, ma Venezi non rientra certo tra i direttori d’orchestra con cui mi possa vantare di avere lavorato”, aveva aggiunto la violinista Ivana Sparacio. “È un fenomeno mediatico, spettacolarizza la musica”.
Un mese dopo queste dichiarazioni, a fine febbraio, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana emette un provvedimento disciplinare nei confronti dei tre orchestrali, sospesi sia dal lavoro che dalla retribuzione, “due per una settimana e uno per un giorno”, come riporta Adnkronos.
Due giorni dopo però, i tre d’orchestra replicano con una lettera in cui espongono le proprie motivazioni. Passano quasi 20 giorni e il sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Siciliana Andrea Peria rigetta la replica confermando le sanzioni comminate ai lavoratori.
Secondo l’agenzia di stampa però non è finita qui: gli orchestrali del Politeama di Palermo parlano di “un autogol” della Fondazione e si rimettono ai propri legali, pronti ad andare in causa, un’azione legale che riguarderà solo i lavoratori e l’Orchestra Sinfonica Siciliana.
Beatrice Venezi infatti non è coinvolta in un alcun modo. La direttrice artistica di TaoArte e consulente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano fece scalpore alcuni anni fa quando precisò che preferisce farsi chiamare “direttore” anziché “direttrice”. Nel 2017 è stata segnalata dal Corriere della Sera fra le 50 donne più creative dell’anno e nel 2021 ha co-condotto insieme ad Amadeus una serata del Festival di Sanremo.
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