Il rapper statunitense Dr. Dre ha perso una causa contro un ginecologo americano.
A riportare la notizia è il quotidiano Chicago Tribune.
Il musicista aveva citato in giudizio il ginecologo Dr. Drai, il cui vero nome è Draion M. Burch, nel 2015 sostenendo che lo pseudonimo del ginecologo fosse troppo simile al suo e questo avrebbe arrecato dei danni ai propri affari.
Il medico è proprietario dei marchi registrati “Dr. Drai” e “Doctor Drai OBGYN and Media Personality“, i quali pubblicizzano serie web sull’educazione sessuale, libri e conferenze dello stesso Burch.
La sentenza ha decretato che il rapper non è riuscito a dimostrare che le persone sarebbero state fuorviate dal marchio Dr. Drai di Burch e che avrebbero acquistato i suoi prodotti pensando che fossero del rapper Dr. Dre.
Al Chicago Tribune, il ginecologo ha dichiarato: “Sono inorridito dal fatto che loro (la società del rapper, ndr) pensassero che volessi entrare nel loro business”.
Dr. Drai ha inoltre dichiarato: “Mi ha fatto male che qualcuno mi stesse attaccando nella mia posizione di medico”, aggiungendo che, a differenza del rapper, lui si è guadagnato il diritto di essere chiamato medico.
“Quando sono diventato un medico e mi sono laureato alla facoltà di medicina, sono diventato il dott. Drai, ovviamente perché sono un medico” ha detto il ginecologo sostenendo che “il Dr.Dre non è un medico né è qualificato per fornire alcun tipo di servizio medico o di vendita di prodotti specifici del settore medico o sanitario”.
L’accusa del rapper era basata sul fatto che il ginecologo volesse sfruttare il suo nome famoso per farsi pubblicità e vendere i suoi prodotti.
A queste accuse il medico ha risposto che “questo tipo di pubblicità avrebbe danneggiato i miei affari piuttosto che migliorarli”.
Burchi inoltre ha definito il musicista “misogino e omofobo” e ha dichiarato che “facendo parte della comunità LGBT, è stato allora che ho deciso che non mi sarei mai associato al rapper Dr. Dre”, in quanto “essendo un ginecologo, non posso essere associato a nessuno che abbia qualche tipo di discorso misogino perché è negativo sulla mia figura di medico”.
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