La Malesia ha vietato la trasmissione del tormentone estivo Despacito sulle reti radiotelevisive di stato, a seguito di alcune proteste del pubblico riguardo il testo considerato osceno.
Il divieto è stato annunciato alla Radio Televisyen Malaysia (Rtm) da Salleh Said Keruak, ministro delle comunicazioni del governo di Kuala Lumpur. La canzone potrà ancora essere trasmessa online e da canali televisivi e stazioni radio private.
“Rtm non manderà più in onda la canzone in nessuna delle sue stazioni televisive o radiofoniche”, ha detto il ministro in una intervista all’agenzia di stampa Reuters, aggiungendo che la decisione ha fatto seguito ad alcuni reclami riportati da parte del pubblico.
“Questa decisione si applica solo a RTM”, ha detto Keruak. “Tutte le altre stazioni TV e radio sono libere di fare le proprie valutazioni nell’ambito del Codice di comunicazione multimediale in vigore”, ha concluso il ministro.
La sezione femminile del partito islamista malese, Amanah, aveva chiesto negli scorsi giorni di vietare la riproduzione della canzone a causa della sua incompatibilità con i valori del paese.
“La canzone viene cantata da giovani che non conoscono il vero significato delle parole”, ha dichiarato Atriza Umar, portavoce ufficiale del partito Amanah.
La canzone, creata nel gennaio 2017, con le sue 4,6 miliardi di riproduzioni è diventata la canzone più popolare in lingua spagnola al mondo. La Malesia non è nuova a provvedimenti del genere.
Kuala Lumpur ha infatti già bloccato l’uscita di diversi film di Hollywood ritenuti offensivi per i valori religiosi islamici. La censura in vigore nel paese ha colpito anche il film della Disney “La bella e la bestia” perché conteneva una scena di amore omosessuale, tagliata nella versione rilasciata nel paese a marzo 2017.
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