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Calibro 35: tutto quello che c’è da sapere sulla band che duetta con Ghemon a Sanremo 2019

Di Carmelo Leo
Pubblicato il 20 Feb. 2019 alle 07:00 Aggiornato il 27 Feb. 2019 alle 14:48

Calibro 35 | Sanremo 2019 | Duetto con Ghemon | Chi sono | Carriera

CALIBRO 35 – Non amano definirsi un gruppo, ma piuttosto “un progetto”. I Calibro 35 sono una band funk-jazz nata a Milano con una storia e soprattutto un nome molto particolare.

Massimo Martellotta (chitarre e lapsteel), Enrico Gabrielli (ex Afterhours, organi, pianoforte e fiati), Fabio Rondanini (batteria), Luca Cavina (basso elettrico) e Tommaso Colliva (controlli in regia), nel 2008 decidono di lavorare insieme per una sessione di registrazione che, a detta loro, sarebbe dovuta durare quattro giorni. Ma dura invece da più di dieci anni.

Il loro progetto è espressamente dedicato alle colonne sonore italiane degli anni Sessanta e Settanta. Non a caso il loro nome richiama il mondo cinematografico: “Calibro” ha a che fare con molti titoli dei film poliziotteschi, mentre 35 è scelto in riferimento ai 35mm della pellicola cinematografica.

Dal loro sodalizio sono nati sei album in studio e un live.

Nel 2019, i Calibro 35 vengono annunciati come ospiti della quarta serata di Sanremo 2019, quella dedicata ai duetti. Venerdì 8 febbraio, infatti, la band si esibisce, insieme a Diodato, con il cantante in gara Ghemon.

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Ecco tutto quello che c’è da sapere sui Calibro 35.

Calibro 35 | Carriera

Dal primo incontro dei musicisti, nel 2008, nascono così tanti contenuti da ispirare in breve tempo il primo disco della band, intitolato proprio “Calibro 35”. L’obiettivo dell’album è di rendere omaggio al lato più oscuro delle colonne sonore italiane degli anni ’60 e ’70. Per questo vengono prese e reinterpretate alcune musiche di Ennio Morricone, Luis Bacalov e Armando Trovajoli.

Curiosamente, le prime esibizioni del gruppo avvengono all’estero, in Lussemburgo e Belgio, a dimostrazione della grande vocazione internazionale della sua musica. Ne consegue un tour, che si aggiudica il premio PIMI come Miglior Tour del 2009. La band inizia così una tournée in America.

A inizio 2010 si esibiscono in un nuovo tour di concerti, durante il quale presentano il loro secondo album, “Ritornano quelli di… Calibro 35”. Anche questo secondo disco contiene rivisitazioni di brani classici. Alcune delle loro canzoni vengono utilizzate come colonne sonore di pellicole come “Vallanzasca – Gli angeli del male”, “Romanzo criminale” e “La banda del brasiliano”. Il brano “Convergere in Giambellino” invece viene utilizzato come colonna sonora nei titoli di coda del film Red, con Bruce Willis.

Dopo la seconda fatica discografica, i Calibro 35 ricevono la commissione per la loro prima colonna sonora per un lungometraggio: la produzione italo/spagnola “Said”. Continuano i tour, soprattutto all’estero, e le produzioni: in Italia viene molto apprezzato il progetto di sonorizzazione del film “Milano Odia La Polizia Non Può Sparare”.

Il successivo disco “Ogni Riferimento a Persone Esistenti o a Fatti Accaduti è Puramente Casuale”, pubblicato nel 2012, contiene dieci brani inediti e due successi del passato. La title track viene campionata da Dr Dre nel suo disco “Compton Soundtrack”.

Nel 2013, in Brasile, i Calibro 35 suonano con nomi storici del jazz funk americano come The Headhunters, Robert Glasper e Roy Ayers, mentre in Italia aprono per la seconda volta un concerto dei Muse, allo Stadio Olimpico di Torino.

Il quarto album, “Traditori di Tutti”, viene pubblicato nel 2013 e per la prima volta ha al suo interno solo musica originale della band. I Calibro 35 sono anche autori, per Radio Rai, di tutti i jingle e la sua library musicale.

Altri album della band, intervallati da tour europei, sono “S.P.A.C.E.” del 2015 e “Decade” del 2018, anno in cui festeggiano appunto i dieci anni dalla loro formazione.

Calibro 35 | Social

Il canale social più attivo dei Calibro 35 è senza dubbio Facebook, dove contano oltre 50mile follower. Un po’ meno quelli di Instagram e Twitter, su cui però la band è molto attiva.

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